Il giudizio su M5S divide la stampa cattolica
Afine giornata, il direttore di Avvenire Marco Tarquinio firma una nota per precisare che «nell’intervista rilasciata al Corriere (martedì, ndr) ho espresso le mie opinioni personali. Non ho impegnato in alcun modo il mio editore». Ma le polemiche ormai erano tracimate nello stesso mondo cattolico. Al punto da far comparire sul sito del settimanale Famiglia Cristiana un editoriale duro fin dal titolo: «Il Vangelo secondo Grillo». Una risposta diretta alle considerazioni attente alle posizioni del M5S («sui grandi temi, nei tre quarti dei casi abbiamo sensibilità comuni») espresse dal direttore del quotidiano della Cei, che ieri ha ospitato un’intervista a Grillo. Per il settimanale dei
Direttore Marco Tarquinio, 59 anni, guida «Avvenire» dal 2009
Paolini «i grillini non brillano per un atteggiamento particolarmente favorevole alla Chiesa e alle sue istituzioni». Famiglia Cristiana attacca le «pulsioni anticlericali e laiciste» dei Cinque Stelle e li accusa di volere una «Chiesa relegata a una funzione assistenziale, quasi catacombale». Tarquinio si dice consapevole che alcuni suoi giudizi «hanno sollevato parecchi interrogativi e non poche perplessità, anche in ambito ecclesiale». Ma ricorda che la Chiesa è attenta a tutte le forze politiche. E mentre Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista apprezzano le «aperture», pur invitando a non leggervi strategie elettorali, anche il fronte politico si scalda. Matteo Salvini attacca la «parte potente della Chiesa che ha in comune con M5S il business dell’immigrazione».