Padoan: l’Iva non sale. Manovra da 17 miliardi
Il ministro: la tassa non è una mia preferenza, solo un’ipotesi. Sì ad altre misure. Gli scenari su ticket e ospedali L’ex premier: l’imposta sui consumi non aumenterà. Bankitalia: strada da valutare. Voucher, l’abolizione è legge
«L’intendimento del governo nell’impostazione della legge di bilancio prevede di escludere l’aumento delle aliquote Iva, attuando una manovra alternativa». Pier Carlo Padoan sgombra dal tavolo l’ipotesi di un aumento delle imposte sui consumi, osteggiata dal Pd, e su cui si basa tutto il Documento di Economia e Finanza. Così il quadro programmatico di finanza pubblica, che come ha detto ieri l’Ufficio parlamentare di Bilancio era già «sostanzialmente indefinito», diventa ancora più vago.
L’unica cosa certa è che nel 2018 serviranno 17 miliardi di euro per disinnescare gli aumenti dell’Iva. «Non sono in grado di dire quali misure si useranno» per scongiurare quegli aumenti, «perché non se ne è ancora parlato nel governo. È un dibattito che va fatto, ma senza ideologismi» ha detto il ministro dell’Economia in Senato. «Io posso avere le mie idee - ha aggiunto - ma alcune sono state amplificate, traducendo in mia preferenza una delle tante ipotesi» come quella di privilegiare il taglio del cuneo fiscale sul lavoro rispetto all’Iva, da lui stesso avanzata in un’intervista.
«La volontà del governo di proseguire nella riduzione della pressione fiscale è confermata» ha aggiunto il ministro. Sulle misure alternative «mi auguro che il dibattito sia franco, con un po’ di analisi tecnica oltre che politica» ha aggiunto Padoan. Proprio mentre il candidato segretario del Pd, Matteo Renzi confermava che «l’Iva non si tocca e non si toccherà». Spiegando che «secondo Pier Carlo Padoan e alcuni professori aumentare l’Iva porta alcuni benefici, ma io non sono d’accordo».
La dimensione “politica” della manovra, almeno per ora, prevale dunque nettamente su quella “tecnica”. Benché ieri in aiuto di Padoan e sull’Iva sia arrivata anche la Banca d’Italia. Misure alternative finalizzate al contrasto all’evasione e alla razionalizzazione delle spese «sono obiettivi condivisibili e strategici. Ma la possibilità di reperire in questo modo risorse tanto ingenti e in così breve tempo non è sicura» ha detto il vice direttore di Bankitalia, Luigi Federico Signorini. «Una riconsiderazione dell’ampio ventaglio delle aliquote Iva non dovrebbe a questo stadio essere esclusa» ha aggiunto, «così come è opportuno valutare la possibilità di contenere le tax expenditures». Il Fmi da parte sua, continua a sollecitare lo spostamento delle tasse sugli immobili. Padoan, intanto, ha annunciato per oggi la presentazione del decreto con la correzione dei conti 2017, i nuovi fondi per il sisma e le prime misure di rilancio dell’economia. Ieri, infine, approvazione del decreto che elimina i voucher e prima riunione del tavolo per eliminare i ticket sanitari sulla specialistica. In alternativa si ipotizza anche il pagamento del ticket sui codici verdi del Pronto Soccorso.