Fincantieri in Francia: lavoro assicurato per 10 anni
Il ceo di Fincantieri Giuseppe Bono durante la conferenza stampa ai cantieri Stx di Saint Nazaire «Almeno per i prossimi 10 anni il lavoro è assicurato. Dobbiamo lavorare in questi 10 anni per preparare i successivi 10», attraverso «l’innovazione e mantenendo la capacità competitiva che consente di dare qualità ai prezzi migliori del mercato. Lavorando in questo settore non abbiamo alcuna necessità di acquisire know how». Così l’ad di Fincantieri Giuseppe Bono nella conferenza stampa ai cantieri Stx France dove è stato ieri per la prima volta, a Saint Nazaire. Poi ha rassicurato: «Siamo italiani, non colonialisti». escluso possibili investimenti nelle infrastrutture perché «hanno multipli molto alti», nel settore finanziario e nell’editoria («no, nell’editoria no»). Il manager ha chiarito che non intende investire nel Sole 24 Ore e ha fatto sapere di avere già ceduto anche la piccola quota in Cairo ricevuta aderendo all’Opas su Rcs della scorsa estate. Mentre Italmobiliare valuterà a settembre cosa fare della quota dell’1% nel patto in Mediobanca che scade a dicembre. Pesenti ha anche escluso di aver guardato al dossier Guala Closure.
Nell’assemblea degli azionisti il presidente uscente Giampiero Pesenti, alla guida per 33 anni dalla scomparsa del padre nel 1984, è stato nominato presidente onorario. Nuovo presidente è Laura Zanetti, già nel consiglio della holding dal 2013, e docente dell’Università Bocconi dove dirige il corso di laurea in Economia e Finanza. Carlo Pesenti è stato confermato consigliere delegato e direttore generale. Il nuovo consiglio di amministrazione resta composto da 14 componenti, Livia Pomodoro e Livio Strazzera sono i nuovi vicepresidenti. L’assemblea ha anche approvato il dividendo di 1 euro per azione (0,4 euro nel 2015), il frazionamento delle azioni nel rapporto di una a due, e il progetto di offerta pubblica di acquisto volontaria parziale su azioni Italmobiliare al prezzo unitario di 50 euro e per un controvalore massimo pari a 100 milioni di euro, cui non aderirà l’azionista di maggioranza.