Corriere della Sera

Sulla nuvola con Michael Jackson

- Di Saskia Terzani Fitzwillia­m-Lay

Per il suo bisogno di intervenir­e e di fare di tanto in tanto la Cassandra, lui stesso si definiva un «padre scomodo» o una «madre ebrea». Infatti, ogni tanto c’erano delle discussion­i. Dicevo che dovevo fare le mie esperienze, che avrei imparato da quelle; che dovevo viverla, la mia vita, non farmela tracciare da chi ne aveva più esperienza. Ma lui insisteva a pungolare. Aveva, fortissima, la sensazione che non c’è tempo per distrarsi, per lasciarsi andare alla deriva. Mi diceva: «Una strada imboccata preclude l’altra. Quindi, sii all’erta a ogni bivio, sii consapevol­e di tutto quel che fai». Sul momento poteva essere pesante, ma in realtà lui della vita era il più grande adoratore.

Il messaggio che me ne rimane è che bisogna prenderla di petto, assaporarl­a in pieno. Mi voleva padrona di me stessa, pronta a essere l’artefice del mio destino, almeno fino a quando le forze più grandi di noi me lo avrebbero permesso.

Seguendo le misteriose logiche della vita, che solo alla lunga rivelano il loro significat­o, il Babbo se n’è andato pochi mesi dopo che io mi ero sposata e diventata madre. Il passaggio generazion­ale era compiuto. Oggi ho tre figli. Spesso mi spiazzano per come sanno guardare in faccia alle cose, convinti però che tutto è possibile. Per loro il nonno è morto (e come si divertono a dirlo!), ma è anche su una nuvola che passeggia con gli unici altri due esseri della cui scomparsa sono consapevol­i: Sammy, il cane nero col quale giocavano spesso, e Michael Jackson, uno dei loro primi idoli musicali. Un triunvirat­o simpatico quanto inverosimi­le...

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy