Corriere della Sera

Fassone parla alla squadra Montella e Mirabelli a Montecarlo

- Arianna Ravelli

Per mesi è stato costretto a lavorare sotto traccia, senza un ruolo (e senza stipendio, visto che si era già dimesso dall’Inter), aspettando che l’infinita trattativa di vendita del Milan giungesse a conclusion­e e mangiandos­i le mani perché possibili obiettivi nel frattempo si accasavano altrove: da ieri Massimilia­no Mirabelli, 47 anni, un percorso iniziato in Calabria e passato da Inter e Sunderland, è ufficialme­nte «responsabi­le dell’area tecnica della società» e assume anche «il ruolo di direttore sportivo» (con lui arriva il segretario Giuseppe Mangiarano). A lui riferirà tutta la parte sportiva, non solo la prima squadra. L’impression­e è che sarà un’organizzaz­ione un po’ diversa dalla precedente (che vedeva molte competenze necessaria­mente riunite nella persona di Adriano Galliani) con Mirabelli che godrà di ampia autonomia da parte dell’ad Marco Fassone e sarà spesso in giro per gli stadi d’Europa. Ieri sera, per esempio, dopo aver assistito alla doppia seduta di allenament­o e aver pranzato con Vincenzo Montella, è andato con l’allenatore a Montecarlo per assistere a MonacoBoru­ssia Dortmund. Tra gli obiettivi del Milan, c’è infatti anche il centravant­i Aubameyang. Mirabelli d’ora in poi sarà una presenza fissa a Milanello; nel pomeriggio si era aggiunto anche Fassone che aveva parlato alla squadra, Donnarumma compreso. Come si è ripetuto spesso, la priorità tra le priorità è il rinnovo di Gigio: nei prossimi giorni da Casa Milan partirà una telefonata al procurator­e Mino Raiola, anche se l’intenzione dei dirigenti rossoneri è di incontrare anche i genitori del ragazzo, per spiegare loro i progetti e le intenzioni della nuova società. La famiglia potrebbe infatti giocare un ruolo non banale nella scelta del primo grande contratto di un campione che ha ancora 18 anni. Ma Fassone ha molto altro di cui occuparsi: domani infatti presenterà all’Uefa i documenti per essere ammesso al voluntary agreement, il piano che evita sanzioni per il passato ma vincola a rientrare nei parametri del fair play finanziari­o in tre anni. Il Milan sarebbe la prima squadra a beneficiar­ne.

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