Corriere della Sera

«Donald ci chiede aiuto con Putin»

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE G.Sar.

«La visita di Paolo Gentiloni potrebbe spingere Donald Trump a recuperare le politiche di Barack Obama su Libia e immigrazio­ne. È un’occasione da cogliere da qui al G7 di Taormina». Charles Kupchan, 58 anni, è da poco tornato al suo lavoro di analista al Council on Foreign Relations di Washington, cui ha affiancato la cattedra di Affari internazio­nali alla Georgetown University, sempre nella capitale Usa. Dal 2014 al 2017 ha fatto parte del Consiglio nazionale di sicurezza di Obama, con deleghe sull’Europa.

Nei primi due mesi di presidenza Trump non si è mai occupato di Libia e di Mediterran­eo. Per quale motivo?

«È vero, non ne ha parlato quasi mai. Non saprei neanche se questa amministra­zione ha maturato una posizione precisa in materia. Se dovessi azzardare un giudizio, direi di no. Il presidente e i suoi consiglier­i si sono concentrat­i su altri scenari: Siria, Corea del Nord, Iran. Ecco perché la visita del primo ministro italiano può essere un’opportunit­à. Prima di questi incontri i collaborat­ori forniscono al presidente lo schema di una posizione dettagliat­a sulle priorità degli ospiti».

Nel concreto quale può essere il passo successivo?

«Gli Stati Uniti hanno già delle politiche nell’area. Obama aveva spinto la Nato ad appoggiare le navi italiane ed europee DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE

«Gentiloni? Non credo che Trump sappia molto di lui. Ma vuole capire se il primo ministro italiano possa mediare con Vladimir Putin». Guido Lombardi è stato tra gli organizzat­ori della campagna elettorale del presidente Usa. Lo conosce da 30 anni. Abita anche lui nella Trump Tower. Oggi Lombardi alterna la sua attività di imprendito­re a New York e quella di consulente, ma senza incarichi formali, per «The Donald». Che cosa si aspetta Trump? «È un vertice importante. Il presidente sarà ospite dell’Italia nel G7 di Taormina e vuole capire con chi avrà a che fare». Non conosce Gentiloni? «Ho qualche dubbio che sappia quale sia il partito di Gentiloni e come e perché sia arrivato al governo. Però sono sicuro che avrà con lui un rapporto molto amichevole». E sul piano politico? «Trump non si immischia nelle vicende interne dei Paesi europei, non fa il tifo per questa o quella formazione. Il presidente, però, sa bene che il governo italiano è storicamen­te in ottimi rapporti con la Russia. E quindi chiederà al premier Gentiloni una Coinquilin­i Guido Lombardi vive nella Trump Tower

mano per riannodare il dialogo con Putin. Stesso discorso per la crisi in Medio Oriente. L’Italia è capace di parlare con i Paesi arabi. Ecco che in questa fase Gentiloni può avere un ruolo ancora più importante per gli Usa». Trump che cosa sa dell’Italia? «Qualcosa della modernità. Per esempio i grandi nomi della moda o della cucina presenti anche a New York, da Gucci a Cipriani. Per il resto non credo che sappia molto della storia e della cultura italiane».

Si parlerà di Libia e migranti al G7 di Taormina, l’Italia ha l’agenda in mano, è chiaro che Gentiloni è venuto qui per discuterne con Trump

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy