La vicenda
L’intervista del quotidiano cattolico
a Beppe Grillo e il colloquio del direttore del giornale Cei Marco Tarquinio con il
entrambe pubblicate mercoledì, hanno acceso il dibattito sui rapporti tra il Movimento 5 Stelle e i il mondo cattolico
Il leader pentastellato si è soffermato su diversi temi: da quelli etici a quelli economici, con i punti di contatto e le divergenze rispetto alle posizioni della Chiesa
Il direttore di Avvenire ha detto di guardare con interesse alle posizioni di Di Maio sul lavoro domenicale e sottolineato le convergenze su altri temi. Poi ha chiarito di aver parlato a titolo personale Alla Via Crucis La sindaca di Roma Virginia Raggi venerdì 14 aprile al Colosseo segue la cerimonia
che arrivano in Italia. E non mi sembra che su questo i Cinque Stelle siano in sintonia con la Chiesa. Non ci si può dire d’accordo con uno che rispetta sei comandamenti su dieci. Va messo in rilievo anche quanto ci divide dal M5S. Questo è un servizio ai nostri lettori», insiste Galantino. In realtà ieri, rispondendo diffusamente a tre lettere, Tarquinio ha precisato con nettezza di ritenere «distanti» i Cinque Stelle su questioni come aborto e eutanasia, e non solo.
Ma l’imbarazzo della Chiesa è evidente, accentuato dal fatto che il caso lievita a un mese dall’ultima assemblea di presidenza di Angelo Bagnasco al vertice della Cei. Cade dunque in una fase nella quale andranno ricalibrati gli equilibri in un episcopato provato dal Conclave del 2013 e l’elezione del Papa argentino. E il vertice di Avvenire rischia di diventare un capro
espiatorio. Anche perché il cardinale Bagnasco si preparava alla successione tenendosi a distanza da qualsiasi polemica.
Invece, nelle ultime ore sono arrivate telefonate ai vertici della Cei e del Vaticano di istituzioni disorientate dalla presunta svolta della Chiesa. Interlocutori autorevoli si sono spinti a chiedere se dietro la distensione con i Cinque Stelle ci sia il timore di perdere l’otto per mille: il contributo statale che ogni anno arriva alla Cei nelle dichiarazioni dei redditi; e che Grillo in passato ha minacciato di abolire.
Monsignor Galantino sa che aleggia questo sospetto. E insorge: «Ritengo che nella Chiesa italiana nessuno sia disposto a barattare i nostri valori con l’otto per mille. Chi lo fa appartiene a un’altra Chiesa. Mi sento di potere affermare che io e tutti i vescovi la pensiamo così». Il segretario della Cei si difende