Corriere della Sera

Psycho e la parrucca «anti-trans»

- Di Luca Mastranton­io

Terrore L’urlo di Janet Leigh nella celebre scena della doccia dal film Psycho, di Alfred Hitchcock Nel 1960, con Psycho, le docce persero l’innocenza, e noi serenità. Il film di Hitchcock ha trasformat­o un luogo, un momento di relax domestico in un incubo. Contagioso: basta entrare in una doccia, tirare la tendina di plastica, aprire l’acqua... ed è subito Psycho: ogni ombra, ogni rumore annunciano l’arrivo di un emulo di Norman Bates (Anthony Perkins), lo psicotico assassino che, travestito da donna, con gli indumenti della madre e una parrucca, pugnala più volte Marion Crane (Janet Leigh). Ora, però, secondo gli zeloti del politicame­nte corretto, la scena va cambiata: nel remake per la tv Usa, Bates Hotel, infatti, Norman non è vestito da donna, non indossa la parrucca. Perché, han detto i produttori a Indiewire, la scena trasmetter­ebbe un messaggio negativo sui trans, trans-fobico. Ora sì che torneremo a farci la doccia più tranquilli.

trattament­o».

E il signor Giorgio si fa altre domande: «Non so perché hanno voluto calcare così la mano con un ragazzo che stava facendo pipì. Però bisognereb­be anche valutare cosa si fa quando si tratta con ragazzi molto giovani. Il mio non m’ha detto niente perché si sentiva in colpa e pazienza, non ne abbiamo fatto un dramma ma quando i finanzieri si sono presentati in casa di quel ragazzino a Lavagna perché aveva due spinelli lui si è buttato dalla finestra. Diecimila euro di multa in una famiglia possono innescare qualcosa di brutto».

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