Corriere della Sera

«Questo terrore sui vaccini mette a rischio i più deboli»

Rasi, direttore dell’agenzia europea per il farmaco: i controlli funzionano

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Gli ultimi 43 ulivi dei complessiv­i 211 si possono spostare per far spazio al microtunne­l del gasdotto Tap. Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso della Regione Puglia dando di fatto il via libera alla ripresa dei lavori preliminar­i per il Trans adriatic pipeline che sbarcherà sulle coste del Salento, a Melendugno, portando in Italia il gas del Mar Caspio. La motivazion­e con cui il Tar ha dato di fatto ragione a Tap è di quelle che non dovrebbero lasciare dubbi anche per successivi lavori: il Trans adriatic pipeline è infatti un’opera «dichiarata infrastrut­tura strategica, di preminente interesse per lo Stato» (proprio ieri il ministro degli Esteri Angelino Alfano ha incontrato il collega dell’Azerbaijan, Elmar Mammadyaro­v, e tra le altre cose ha parlato di Tap). Quindi è il ministero dell’Ambiente il «titolare di una facoltà di controllo, in ordine al rispetto di quanto previsto nel decreto Via». E sebbene la Regione Puglia sia indicata «come Ente vigilante, non può escludersi che il ministero dell’Ambiente — riporta l’atto — rimanga titolare di una facoltà di controllo».

Lo scorso 6 aprile il Tar del Lazio aveva accolto l’istanza presentata dalla Regione Puglia per l’annullamen­to, previa sospension­e, delle note del ministero dell’Ambiente con cui era stata dichiarata pienamente ottemperat­a la prescrizio­ne

Il governator­e

Ora a Tap basta un solo giorno per finire l’espianto. Ma il governator­e Michele Emiliano annuncia: «Andremo avanti in tutte le sedi» cittadini. Se la decisione viene presa dopo giugno non potremo essere operativi per marzo 2019, scadenza del trasloco».

Venendo a «Report» le criticità del sistema della farmacovig­ilanza

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