La magica notte dei quattro Masseto «Solare e generoso, come l’Italia»
Il super Merlot di Bolgheri. L’enologo Heinz, la sorpresa del 2013 e il mitico 1997
Come un atleta giovane e muscoloso».
Poi il 2010, con un rosso più cupo: «Meno fruttato, con note di fumo, il più bordolese dei Masseto, giovane ma con tracce di un percorso che sarà molto longevo». L’annata 2005 in Toscana «non era descritta come eccezionale, ma il tempo ha invertito il giudizio, il Masseto ha conservato i profumi fruttati».
Infine il Masseto 1997, «mitica annata che gode di grande reputazione, quella che ha fatto capire che dalla Toscana possono nascere vini di enorme grandezza. Oggi ha perso il fruttato, ma non la freschezza, contiene il carattere solare e la generosità dell’Italia».
Un vino indimenticabile, come il bacio della ragazza di Hisham, alla fine del ballo studentesco: «Lei posò le labbra sulla mia guancia e ve le tenne premute a lungo. Ancora ricordo il calore delicato».
@CorriereDiVini
La famiglia Frescobaldi è tra i 100 migliori vignaioli d’Italia raccontati dalla guida del Corriere curata da Luciano Ferraro e Luca Gardini in edicola a 12,90 euro oltre al prezzo del quotidiano e presentata oggi alle 16 a Milano a Tempo di Libri «L’acqua della salute» compie 150 anni. E festeggia con un’etichetta commemorativa e un concorso, che fino al 31 dicembre consentirà a chi troverà in una confezione di Uliveto il tappo fortunato (con la scritta «Hai vinto»), di aggiudicarsi uno dei 150 uccellini d’oro messi in palio. Un modo, questo, per celebrare il centocinquantesimo anniversario della diffusione di quest’acqua, la cui storia è iniziata in un piccolo paese della provincia di Pisa, Uliveto Terme, da cui prende il nome la fonte conosciuta sin dal Medioevo. Si racconta che già i soldati imperiali di Federico Barbarossa, di passaggio in Italia, fossero rimasti colpiti dal suo sapore e dalle sue proprietà digestive. Fu però solo nella seconda metà dell’800 che, accanto all’antica fonte, vennero inaugurate le terme e i medici iniziarono a studiare la composizione di quest’acqua, pubblicando analisi cliniche riguardanti i suoi benefici. In quegli stessi anni aprì anche il primo stabilimento per l’imbottigliamento meccanizzato — poi rinnovato e ampliato più volte —, grazie al quale Uliveto varcò i confini della Toscana, arrivando a essere venduta in tutta Europa. In Italia a donarle celebrità sono stati i suoi fortunati claim televisivi, come «Uliveto, digerire secondo natura» del 1984, e testimonial quali l’attore Luca De Filippo e poi, dal 2003, il calciatore Alessandro Del Piero in compagnia dell’uccellino simbolo del brand. Inoltre, l’acqua toscana è stata quella ufficiale degli Azzurri alle Olimpiadi di Barcellona del ’92, di Atlanta del ’96, ai mondiali di Sci del ’93 oltreché della Nazionale di calcio campione del mondo nel 2006. E oggi è partner delle più importanti federazioni sportive italiane, dal nuoto all’atletica, dal rugby alla pallavolo. «Questo perché — spiega l’azienda — Uliveto è l’acqua ideale per gli sportivi: grazie alla sua microeffervescenza naturale e alla composizione che la contraddistingue (fatta di minerali, quali bicarbonato, calcio, magnesio e solfati), da un lato stimola la produzione dei succhi digestivi, aiutando la digestione e attenuando il senso di pesantezza e dall’altro, bevuta prima, durante e dopo l’attività sportiva, permette di ripristinare l’equilibrio idricominerale alterato durante la sudorazione».