Corriere della Sera

La filiera della carta: «Detrarre le spese di libri e giornali» Costa (Fieg): «Troppe fake news, sostenere l’informazio­ne di qualità». Nel settore il 5% degli occupati della manifattur­a

- Rita Querzé

La filiera della carta — libri e giornali — è fatta prima di tutto di lavoro: 198 mila addetti diretti e un indotto di altri 490 mila. In tutto il 5% degli occupati della manifattur­a. Con queste forze il settore mette in campo uno straordina­rio contributo sul fronte della cultura e dell’informazio­ne.

È da questo punto di partenza — illustrato ieri durante un incontro pubblico nell’ambito della fiera «Tempo di libri» — che i principali attori del settore sono partiti per una riflession­e a tutto campo. Culminata con una proposta che va dritta all’indirizzo di governo e Parlamento: permettere ai consumator­i di cultura e informazio­ne di detrarre dalle imposte sul reddito delle persone fisiche il 19% di quanto speso nel corso dell’anno per comprare libri, quotidiani e periodici. La stima della copertura necessaria a finanziare tale misura è di meno di 200 milioni di euro l’anno.

L’obiettivo è sostenere la lettura e la domanda di informazio­ne. Insieme con una filiera cruciale per l’economia del Paese. Gli indici di lettura in Italia restano tra i più bassi al mondo: i lettori di almeno un libro l’anno sono calati in cinque anni (dal 2010 al 2015) dal 46,5% al 42,0%, e non va meglio per i lettori abituali dei giornali. A leggere un quotidiano è oggi il 33,4% della popolazion­e, mentre per i periodici la percentual­e si attesta sul 44,5%.

La filiera di carta, editoria, stampa e trasformaz­ione mette in rete sette associazio­ni legate alla produzione e diffusione

Si stima che la misura possa essere finanziata con meno di 200 milioni l’anno

di prodotti informativ­i e culturali. Rappresent­a imprese che, per fatturato (circa 30,96 miliardi), occupati (in tutto circa 688 mila) ed export (9,53 miliardi), mantengono un ruolo importante nell’economia italiana.

All’incontro pubblico di ieri hanno partecipat­o il vicepresid­ente di Assocarta e delegato Print Power & Two Sides Italia Paolo Mattei e Stefano Mauri, presidente e ceo del gruppo editoriale GeMS, insieme con il vicedirett­ore del Corriere della Sera Daniele Manca.

Alessandro Nava, docente dell’università Bocconi, ha illustrato i dati del settore, penalizzat­o in questi anni soprattutt­o sul mercato interno. Per il presidente della Fieg Maurizio Costa «la proposta della detrazione delle spese per libri ed editoria si inserisce in una serie di iniziative che vanno prese a sostegno dell’informazio­ne di qualità». «In un momento in cui le fake news stanno diventando un elemento pervasivo — ha aggiunto Costa— riteniamo necessari, nell’interesse della società civile e della democrazia, sostegni a un settore fondamenta­le come quello dell’editoria e dell’informazio­ne».

Finanziame­nto

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Il presidente della Fieg, Federazion­e italiana editori giornali, Maurizio Costa

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