Un’Italia da 10 medaglie e la grana tv da risolvere
DAL NOSTRO INVIATO
Una cosa è certa «sarà la squadra olimpica invernale più elegante del mondo». Giorgio Armani con il suo marchio EA7 ringrazia. Attenzione, rischia anche di essere la squadra meno televista, considerate le incertezze e i problemi in casa Rai: Discovery, che ha acquistato i diritti olimpici Tv fino al 2024 e che punterà tutto su Eurosport per i Giochi invernali 2018 di Pyeongchang, Sud Corea ovviamente, che inizieranno il 9 febbraio, è molto lontana da un’intesa con la Rai per i diritti in chiaro, tra richiesta e offerta si parlano lingue diverse, addirittura incomprensibili (15 milioni circa di differenza solo per il 2018). Malagò, presidente del Coni, è giustamente preoccupato, ha incontrato il direttore generale Campo Dall’Orto, con lui ha continui contatti, ma tira una brutta aria. E sarebbe un peccato se questa squadra della neve e del ghiaccio bella, sorridente, massì anche elegante, talentuosa, ricca di ambizioni, di giustificate speranze, dovesse patire sul fronte televisivo, al di là della forza collaudata del pianeta Discovery, determinato a «trasmettere emozioni». Sul satellite.
Si parlava di sorrisi, ieri a Bolzano per fortuna ce ne sono stati tanti, compresi quelli di Tania Cagnotto, lei di casa qui, generosamente offerti dagli atleti azzurri che hanno accompagnato Missione Pyeongchang, perfettamente battezzata dal Coni, anche con un sito dedicato. Malagò è ottimista: «Lo sono di natura: il mio medagliere è sulla doppia cifra». Fossero 10 le medaglie, sarebbe festa grande. Pronta a far festa è Sofia Goggia: l’unica sua ansia, a 293 giorni dal via, è motivata dalle mattane e dai missili del dittatore della Corea del Nord. Lontana da essere una marziana osserva: «Chiaro che non ci si può non pensare, la tensione politica ora è molto alta. A Pyeongchang, nell’ultima fase di Coppa del Mondo, sono stata benissimo, c’era un clima rilassato, si pensava a sciare e basta...». E sono arrivate anche le vittorie.
Sorrisi più contenuti da Carolina Kostner che dosa anche le parole: «Io voglio continuare a pensare all’Olimpiade come a un evento di pace e di incontro di popoli: oggi parte ufficialmente il viaggio olimpico». Brava alla faccia del coreano e delle sue parate guerriere.