Voto in Francia, offensiva della destra
Fillon: «Chiudere le frontiere». Le Pen: «Espellere i sospetti». Trump: «L’attacco può favorirla»
La Francia domani alle urne. Dopo l’attentato sugli Champs-Elysées Macron, Le Pen e Fillon hanno annullato i comizi. L’unico a non cambiare programma è stato Mélenchon. Offensiva di Marine Le Pen: «Espellere i sospetti». Fillon: «Chiudere le frontiere». Il presidente Usa Trump: la strage può favorire la candidata del Fronte Nazionale. Polemica sul killer di Parigi, era già stato condannato 4 volte.
«Noi siamo abituati ad atti terroristici come quelli di Parigi, e anche a molto peggio durante la seconda Intifada nel 2000», commenta Abraham B. Yehoshua, uno dei più grandi scrittori israeliani, in visita a Milano per il festival «Tempo di Libri». «Rispetto al terrorismo in Israele, che non è solo arabo o musulmano, ma fu commesso anche da noi prima della creazione dello Stato ebraico, in Europa stiamo vedendo un fanatismo senza vera organizzazione, senza un vero obiettivo. Queste non sono le Brigate Rosse. Uccidendo i poliziotti sugli ChampsElysées o tre persone sul ponte di Westminster i terroristi non renderanno la Francia musulmana, né cambieranno la Gran Bretagna. Per questa sua natura, il fenomeno è più difficile da risolvere, bisogna aumentare il ruolo dell’intelligence, ma non si potrà eliminarlo del tutto».
Il rapporto con le comunità musulmane in Europa è in crisi. Che cosa possiamo imparare
da Israele?
«Gli arabi in Israele e in Palestina non sono immigrati. Abbiamo due milioni di cittadini arabi-israeliani: sono direttori di ospedali, parlano la nostra lingua, fanno parte della cultura. Sono nati in questa terra e abbiamo vissuto con loro tutta la vita. Non è la stessa cosa per gli immigrati arrivati in Europa. La questione centrale è che l’immigrazione non risolve i problemi della povertà e delle dittature nel mondo arabo. La Francia ha preso due milioni di immigrati algerini ma non ha risolto i problemi dell’Algeria. La Germania ha accolto un milione di siriani, ora potrebbe avere anche dei guai. Che lo si faccia per spirito umanitario o bisogno di forza lavoro, la direzione deve essere diversa: non solo ricevere gli immigrati, ma affrontare anche le crisi in Siria, in Algeria, in Libia».
Populisti di destra come Marine Le Pen sono in ascesa grazie alla loro retorica che affronta questioni come la sicurezza, le migrazioni e il fondamentalismo islamico.
«Questo è un risultato della debolezza dell’Europa. La Gran Bretagna è uscita dall’Ue con la Brexit, poi potrebbe toccare alla Francia. È una debolezza psicologica, non oggettiva. L’Europa vive in prosperità, ha superato due guerre mondiali, la minaccia dell’Unione Sovietica era svanita, siete uniti da istituzioni comuni. Ma la ricca e pacifica Europa deve assumersi la responsabilità per il Mediterraneo e l’identità mediterranea. Io speravo che l’Europa facesse di più per risolvere il conflitto israelo-palestinese — almeno la questione degli insediamenti che impedisce la soluzione dei due Stati. Sono rimasto deluso. Anche in Israele oggi la destra cerca di cambiare la memoria del Paese spingendolo verso una visione più nazionalista: è un fenomeno mondiale. E c’è gente che , nella sinistra israeliana, crede che Trump possa contribuire a risolvere la crisi israelo-palestinese. Io non ci credo. Sono sempre stato nel campo socialista, convinto che dobbiamo adattarci al capitalismo ma anche rendere la società più equa. Ho 80 anni ma non mi arrenderò perché nella sinistra e nel sionismo c’è sempre stata la convinzione che puoi cambiare la realtà».
L’Europa deve affrontare i problemi nel Mediterraneo, da Israele alla Siria