Corriere della Sera

Chiara: «Dopo il talent ero confusa e sono ingrassata» Ora il nuovo album: «Cambio vita, anche in cucina»

- Di Paolo Di Stefano

cantare in tv era diventato un problema. Non sapevo nemmeno più come vestirmi: una volta ero ospite in una trasmissio­ne ed ero talmente agitata che la persona che mi truccava si dovette spogliare per prestarmi i suoi abiti».

Un anno e mezzo fa l’esigenza di ripartire. Come?

Non mangio più carne e ho tolto i latticini».

E oggi che cosa preferisci mangiare?

«Cerco di nutrirmi in modo equilibrat­o, con molti legumi, semi oleosi, verdure, soprattutt­o quelle invernali, le mie preferite, broccoli, cavolfiore. Ho scoperto tanti ingredient­i, gli agretti, i cardi, i semi di chia. Senza saltare più un pasto come una volta: se sto lavorando piuttosto fermo tutto e mi prendo mezz’ora per pranzare. Mi tratto meglio. E anche Il talent Qui sopra Chiara Galiazzo con Mika a «X Factor» nel 2012. Nella foto grande in alto la cantante a tavola, come nella musica, cerco l’essenziale: se sono al ristorante, spesso finisco per scegliere un semplice piatto di pasta al pomodoro».

Il piatto del cuore?

«La verza con le patate di mia nonna, ricetta povera fantastica. Mangiando così ho recuperato la forma di una volta. L’altro giorno al Duomo una signora mi ha urlato dietro che devo mangiare di più ma vorrei dire che sono sempliceme­nte tornata come prima. E ora mi godo tutto di più. Anche i dolci, che non ho affatto eliminato: solo scelgo quelli fatti in casa, come la pastiera mangiata oggi a colazione».

Dai 26 ai 29 ho vissuto una specie di post adolescenz­a peggiorata, Il talent: l’ho subito passivamen­te

Da questo percorso è nato il nuovo disco.

«Un lavoro, questo, fortemente voluto da me, acustico, con pochi strumenti, nei testi si va dritto al sodo, è proprio quello di cui avevo bisogno».

I prossimi obiettivi?

«Cambiare casa, lo farò in agosto, ma non andrò a convivere con il mio ragazzo: prima mi spaventava lasciare le mie coinquilin­e ma oggi ho bisogno di vivere da sola, a trent’anni è giusto provare. E poi imparare a cucinare. Stare ai fornelli è un modo per prendersi cura di sé. Lo farò nel nuovo appartamen­to. Per ora ho comprato solo il divano, ma è arrivato il momento di pensare al pianoforte e alla cucina: sarà il fulcro della casa».

Oggi cerco di nutrirmi in modo equilibrat­o e a tavola come nella musica cerco soprattutt­o l’essenziale

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