«Il mio destino era la lirica, creo profumi come sinfonie»
Christopher Chong, direttore creativo di Amouage: l’Italia? Freschezza e innocenza
una carriera anticonvenzionale quella di Christopher Chong, giovane direttore creativo dei profumi Amouage, uno dei brand più prestigiosi e costosi. E infatti, Chong viene chiamato in cattedra dal London College of Fashion. Il direttore creativo delle fragranze è arrivato a Milano, per l’inaugurazione del secondo monomarca italiano (in Brera, il primo è a Roma) del brand che da 30 anni offre esperienze olfattive inedite.
Nato a Hong Kong, Chong cresce da immigrato a New York dove si laurea in letteratura comparata (alla Fordham University). Per mantenersi agli studi crea un’agenzia di modelle. Blossom Love, romantica avventura floreale, è l’ultima creazione di Chong, che si occupa anche delle boccette e del packaging Si trasferisce a Londra per specializzarsi nelle sue due passioni, letteratura e moda.
Ma nel frattempo Chong s’imbatte nel canto. «Avrei voluto diventare professore di lettere — ammette il designer, innamorato dei completi di Gucci e Bottega Veneta —. Dopo la laurea ho iniziato la formazione lirica, credevano avessi un grande talento. Ma sono molto ambizioso e le mie passioni diventano ossessioni: ho esagerato con gli esercizi e ho rischiato di rovinare la voce». E i profumi? «In quel periodo facevo tanti lavoretti per mantenermi e ho trovato un’inserzione di Amouage. Al colloquio, il ceo si è appassionato alla mia storia e Il jeans a vita alta e largotto è l’ideale per scatenarsi sui ritmi della disco music e dell’hip hop. Ma soprattutto rappresenta un concetto diverso di femminilità e sensualità. Madonna (foto) negli anni Ottanta e Novanta ne fa la sua divisa quotidiana e insegna come si porta Christopher Chong è direttore creativo dei nasi mi ha introdotto nel mondo dei profumi». Il debutto nel 2007 con Jubilation per lei e poi per lui.
«Non conoscevo nulla ma ho scoperto un mondo vicino alla musica, anche nei termini: sinfonia, moderato, pianissimo, adagio, validi anche per esprimere i “desiderata” di una fragranza. Ora metto in boccetta sinfonie di fragranze e amo il mio lavoro». Ai giovani Chong raccomanda «di non mollare mai, di abbracciare qualsiasi opportunità si presenti, con il cuore». I profumi passano di moda? «Vorrei che anche i miei facessero la storia, come è successo nel 1992 con Ck One, la sua freschezza ha rivoluzionato il mercato, fatto di fragranze opulente». Il difetto di quelli nuovi? «Penso che oggi si trascuri molto la qualità. Anche i grandi marchi sono meno attenti. Dobbiamo invece rispondere a un consumatore sempre più critico e impegnato». Mai sottovalutare gli odori. Chong fa le associazioni: «Italia freschezza e innocenza, Francia fragranze complicate, i francesi non vogliono uscire dalla comfort zone, in America il profumo non è associato a vanità e seduzione ma alla cura di sé». Come si sceglie un profumo? «Provandolo solo sulla pelle e annusandolo con il cuore».