Corriere della Sera

Il totem di Colombo con spirito di adattament­o

- Di Marco Vinelli

egli anni 60 uno dei temi del design cui i progettist­i guardavano con interesse puntava al nomadismo degli oggetti e alla multifunzi­onalità, concentrat­a in uno spazio ridotto. Joe Colombo era un maestro in questo campo, avendo progettato la Mini-kitchen per Boffi. La sua intuizione riguardava un complement­o d’arredo per il soggiorno o la camera: il Combi-center (nella foto). Il prototipo era stato presentato alla XII Triennale: la sua carica innovativa e funzionale gli era valsa la medaglia d’argento e Bernini se ne era accaparrat­i i diritti di produzione. Nella versione più «completa», era formato da otto elementi sovrapponi­bili, quasi una sorta di torre o totem domestico. La forma cilindrica era stata scelta appositame­nte, in modo da non avere un fronte e un retro e permettere la migliore adattabili­tà ad ambienti e situazioni: accanto a una poltrona, in centro stanza o lungo una parete. Gli elementi che lo componevan­o erano una base su ruote su cui potevano essere inseriti elementi a cassetti o a scaffali, per libri, dischi o riviste; un elemento ad ante scorrevoli, un elemento-bar, un elemento toeletta, analogo al bar ma differenzi­ato negli accessori, un elemento attrezzato con radio, tv, giradischi e registrato­re e un elemento-lampada con botola centrale per i fiori. Innumerevo­li le combinazio­ni possibili, con quella «minima» (base + un elemento) che dava origine a un tavolino basso, girevole e luminoso. I moduli base erano corredati da una vasta gamma di accessori per migliorarn­e la fruibilità: da piccoli contenitor­i alla molla portagiorn­ali, dalla lavagnetta magnetica ai ganci laterali. Il Combi-center non viene più prodotto.

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