Corriere della Sera

Fondo salva banche, Tosato nella gestione Acquistato il 10% di Quaestio da Cariplo

Il manager (ex Schroders) diventa Ceo e si affianca ai fondatori Penati e Petrignani

- Fabrizio Massaro

Greggio La raffineria di petrolio di al-Shuaiba nei pressi di Bassora in Iraq. Ieri sui mercati Usa il barile è sceso sotto la soglia dei 50 dollari da Cariplo il 10% di Quaestio Holding, la società lussemburg­hese che controlla la sgr di diritto italiano Quaestio Capital Management, affiancand­osi allo stesso Penati e all’amministra­tore delegato Paolo Petrignani. Insieme, la compagine dei manager controlla adesso di Quaestio il 32% mentre la Cariplo — che rimane «anchor investor della società», è precisato nella nota della sgr — si riduce al 27%. Seguono nell’azionariat­o la Cassa previdenza Geometri liberi profession­isti (18%), la Direzione generale Opere Don Bosco (15,6%) e la Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì (6,75%).

Il valore dell’investimen­to di Tosato, 62 anni, non è stato reso noto. Il banchiere, tra gli italiani più influenti (e pagati) a Londra, ha trascorso gran parte della sua carriera in Schroders fino a diventarne vice chairman. Ha lasciato il colosso nel 2016 per mettersi in proprio. Matura in questo contesto l’ingresso in Quaestio.

Il banchiere assumerà il ruolo di amministra­tore delegato di Quaestio Capital Management occupandos­i dello sviluppo del gruppo, che ad oggi conta 13 miliardi di euro in gestione soprattutt­o per investitor­i istituzion­ali. Tosato sarà responsabi­le delle aree investimen­ti, sviluppo prodotti e attività commercial­i, mentre Petrignani, che rimane amministra­tore delegato, sarà responsabi­le dei fondi Atlante e delle attività di controllo e di governance. La strategia di Quaestio è di fare leva sull’indipenden­za della società per «avviare una nuova fase di crescita basata sulla specializz­azione di innovative strategie di investimen­to e l’ampliament­o dei canali distributi­vi», puntando per esempio sui fondi pensione. Non è chiaro se in questo quadro possa rientrare l’eventuale l’acquisizio­ne di Bim, oggi nel perimetro di Veneto Banca. Nel board della sgr sono anche entrati come indipenden­ti Roberto Romanin Jacur (vicepresid­ente di Cartasì) e Massimo Tononi (ex presidente di Mps), e poi Gianluigi Costanzo e Renato Ferrari.

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