Il tifo degli italiani di Francia Claudia Cardinale sta con Macron
Ma tra i connazionali «il 90% degli imprenditori vorrebbe Fillon»
che ha già dato ufficialmente il suo appoggio al suo ex primo ministro e attuale candidato de Les Républicains, François Fillon: «Una volta scartate l’estrema destra e l’estrema sinistra, non resta molta scelta — argomenta, dalla sua casa parigina, Marisa Bruni Tedeschi, mamma di Valeria e Carla —, e poi lo voterei anche perché appartiene al partito di mio genero». Non contribuisce a risolvere il pareggio la coppia Forattini, Giorgio e Ilaria, divisa fra Milano e Parigi e fra Macron e Fillon: «Saremmo incerti. Ma alla fine la nostra preferenza andrebbe a uno dei due».
Massimo Mori, 60 anni, dal 1975 in Francia, dove ha aperto il Mori Venice Bar di Parigi e dove dirige l’Armani Caffè, tifa Fillon: «Come il 90% degli imprenditori italiani che vivono qui — assicura dal suo osservatorio privilegiato, tra boulevard Saint-Germain e il Palazzo della Borsa —. Sono le ottave elezioni presidenziali cui assisto da semplice testimone, mentre mia moglie, di famiglia italiana ma nata in Francia, e i miei due figli, andranno alle urne. L’altro giorno abbiamo organizzato un sondaggio nei nostri ristoranti fra 300 clienti e il nostro personale: il campione includeva alcuni politici, di cui non posso fare il nome per riservatezza, uomini d’affari, camerieri, i nostri lavapiatti e attori come Michel Creton». Ebbene? «La più votata è stata Marine Le Pen, seguita da Fillon. Al terzo posto, c’era JeanLuc Mélenchon e, sorpresa!, Macron è arrivato soltanto quarto. Credo che Marine Le Pen piaccia soprattutto ai giovani, quelli che vivono nelle zone sfavorite e quelli che s’indignano per gli aiuti agli immigrati, mentre i loro genitori si sono dovuti arrangiare. Macron è percepito invece come un astuto prodotto del centrosinistra che cerca di riconquistare lo spazio perduto».
Condivida o no questa analisi socio-politica, il fisico Carlo Rovelli, trapiantato a Parigi da 15 anni, sostiene il «voto utile» a qualunque costo: «Al di là delle simpatie per un candidato o per l’altro, sceglierei chiunque fosse in grado di fermare Marine Le Pen. Ma l’unico che dice le cose come stanno, per me, è Philippe Poutou», si sbilancia infine per il leader del Nuovo Partito Anticapitalista, non proprio favorito dai sondaggi. Di origini italiane, «naturalizzato» dalla Ferrari, ma cittadino francese, l’ex pilota di Formula 1 e vincitore di un Gran Premio, Jean Alesi, invece voterà davvero: «Per Fillon, malgrado tutto è l’unico che vuole davvero rilanciare il Paese».
Macron è un politico giovane e mi dà fiducia Fillon è l’unico che vuole davvero rilanciare il Paese