Sospeso per i criteri di valutazione: dopo 5 anni il giudice lo riabilita «Non sono severo, ma alle superiori sbagliavano test da IV elementare»
A distanza di cinque anni, ha avuto ragione: una sentenza del giudice del lavoro di Lecce ha annullato la sanzione disciplinare che l’allora preside dell’istituto tecnico commerciale di Casarano aveva inflitto al professore che dava voti troppo bassi. Eppure lui, un 54enne di Galatone, che preferisce non far pubblicare nome e faccia per evitare nuovo clamore sul suo caso, non è «soddisfatto», anzi: la sua voce ha il suono amaro della rassegnazione. «È vero, dopo 17 anni ho capito che non si possono valutare davvero i ragazzi per quello che valgono, e quindi spingerli a lavorare e studiare di più. Se tutti gli studenti avessero i voti che meritano, non verrebbe promosso più del 20%».
Presunzione da ingegnere elettrotecnico, che dopo anni di lavoro in una multinazionale è approdato all’insegnamento? «No, il lavoro di insegnante mi piace molto: mi sono abilitato in tutte le materie scientifiche, ho insegnato in quasi tutte le scuole superiori della provincia di Brindisi e di Lecce, ma ho capito una verità tremenda: il 99% dei professori commette abuso d’ufficio». Il ragionamento del prof è
Il sistema
Il docente che metteva anche 1 e 2: «Il preside voleva che mi adeguassi al sistema»
«Vorrei che il tema della salute della donna non fosse retorico, bisogna metterlo al centro riconoscendo il concetto di medicina di genere. Si è ancora restii a investire in ricerca sulle donne». Così ieri la ministra della Salute Beatrice Lorenzin ha aperto la seconda giornata nazionale per la salute della donna, sottolineando l’importanza della prevenzione. Il capo dello Stato ha inviato un messaggio. Fra le testimonial Laura Morante, Alessandra Martines, Dolcenera, Emma Marrone.