Corriere della Sera

Jack Nicholson 80

«Sto per tornare sul set con una commedia e sogno ancora un film romantico Ho vissuto tanti amori ma oggi sono solo»

- Giovanna Grassi

«Arriva un momento nella vita in cui i compleanni sono tutti uguali», dice Jack Nicholson. Non ha mai amato le interviste, ma è un conversato­re piacevolis­simo e ironico. Ieri ha festeggiat­o gli 80 anni, la prima a telefonarg­li per gli auguri è stata la grande amica Shirley MacLaine, che fu sua partner in Voglia di tenerezza, pronta a fare la «comparsa per il prossimo impegno di Jack». Nicholson, torna sul set? «Sì, sono in trattative per il rifaciment­o americano del film tedesco Vi presento Toni Erdmann che si girerà a Los Angeles. È la storia di un uomo che sconvolge la figlia con scherzi continui: lei è una donna in carriera, sempre e solo sommersa dal lavoro, il padre vuole suggerirle altri modelli di vita. Le chiede spesso: “Sei felice?”Anche io lo chiedo ai miei figli e, oggi, ai miei nipoti».

Ha cinque figli da quattro donne diverse. L’attore è stato sposato per sei anni con Sandra Knight, dalla quale ha avuto Jennifer che oggi è scenografa e costumista. Nel 1970 è nato Caleb James dalla storia con Susan Anspach, poi Honey da quella con l’attrice danese Winnie Hollman. Significat­ivo il legame con Anjelica Huston, che però è finito quando lei ha scoperto che Nicholson aveva una relazione con Rebecca Broussard. Due figli con quest’ultima: Lorraine e Raymond.

Tra i suoi hobby non manca mai una partita dei Los Angeles Lakers dove si reca spesso con Raymond. Da molti anni è single e pensa che resterà ormai tale sino alla sua fine che comunque vede lontana.

Desideri? «Vorrei interpreta­re il ruolo di un uomo che incontra un amore e lo vive pienamente, cosa che io ho fatto in diverse età anche se oggi mi ritrovo solo». Oscilla tra malinconia e ottimismo. «Non è mai troppo tardi, come insegnava il film The Buckest List da me interpreta­to con il mio amico Morgan Freeman che lavora sempre come un ossesso».

Era amico e vicino di Marlon Brando, acquistò la sua villa. Racconta di aver visto e ammirato Listen to me Marlon di Stevan Riley in cui il taciturno Marlon si confessa attraverso tutti i nastri sui quali ogni giorno registrava i suoi pensieri e le sue più intime riflession­i. E il pensiero va a Michelange­lo Antonioni. «Diceva che anche il silenzio parla e pensare al nostro lavoro insieme per Profession­e Reporter significa anche ricordare tanti miei viaggi a Roma e in Italia».

Ha avuto dodici nomination agli Oscar (il record per un attore a Hollywood), ha vinto tre statuette. Rivedere vecchi film resta la sua passione e ha una cineteca ricchissim­a, che si gode proiettand­o pellicole ai suoi più stretti amici. Figli e nipoti vorrebbero che Jack vendesse la casa di Mulholland Drive e si trasferiss­e a Beverly Hills o a Malibu dove vivono molti dei parenti.

«In realtà — dice — sono legatissim­o alla mia casa, alla vista di Los Angeles dall’alto. Questa è sempre stata la mia città perché l’ho scelta e voluta, comprese le pareti dove ho appeso i miei quadri, le stanze dove ci sono i libri raccolti in una vita, i tre Oscar che ho vinto, le fotografie di tanti miei film, da Shining di Kubrick a The Departed di Scorsese. O Easy Rider: durante le riprese io, Peter Fonda, e Dennis Hopper non pensavamo che avrebbe avuto un successo mondiale. In questa casa, in questa città dove mi sono trasferito quando avevo diciassett­e anni

La felicità Ai miei figli e nipoti faccio sempre la stessa domanda: «Siete davvero felici?»

e sognavo di diventare un attore, ogni compleanno trova un senso e la continuazi­one della mia vita».

Non ama parlare di politica anche se per uno che platealmen­te si schierò contro la guerra in Vietnam il silenzio è significat­ivo. Grande sostenitor­e della campagna presidenzi­ale per Bill Clinton, ha partecipat­o anche al suo insediamen­to nel 1993. L’America di Trump sicurament­e non gli piace ma l’ex grande ribelle di Hollywood preferisce, almeno in apparenza, rifugiarsi negli affetti familiari per i suoi 80 anni. E sognare un film romantico.

 ??  ?? Gigante John Joseph Nicholson è nato il 22 aprile del 1937 a Neptune City, nel New Jersey
Gigante John Joseph Nicholson è nato il 22 aprile del 1937 a Neptune City, nel New Jersey
 ??  ?? Con Anjelica Jack Nicholson con l’attrice Anjelica Huston nel 1974 ai tempi della loro relazione
Con Anjelica Jack Nicholson con l’attrice Anjelica Huston nel 1974 ai tempi della loro relazione
 ??  ?? Il ghigno di «Shining» Protagonis­ta nel 1980 in di Kubrick dal romanzo di Stephen King
Il ghigno di «Shining» Protagonis­ta nel 1980 in di Kubrick dal romanzo di Stephen King
 ??  ?? Con Diane Jack Nicholson e Diane Keaton in una scena del film «Tutto può succedere» nel 2003
Con Diane Jack Nicholson e Diane Keaton in una scena del film «Tutto può succedere» nel 2003
 ??  ?? Con l’Oscar Tre statuette: «Qualcuno volò sul nido...» (‘76), «Voglia di tenerezza» (‘83) e «Qualcosa è cambiato» (‘98)
Con l’Oscar Tre statuette: «Qualcuno volò sul nido...» (‘76), «Voglia di tenerezza» (‘83) e «Qualcosa è cambiato» (‘98)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy