Corriere della Sera

Campo Dall’Orto farà di tutto per assicurars­i i diritti ma non metterà mai in pericolo i conti

-

che la distanza tra la richiesta Discovery e la proposta Rai è ancora «incolmabil­e». Chi segue lo sport sa che già con i Giochi invernali di Sochi 2014 viale Mazzini rinunciò ai diritti e le gare furono trasmesse in chiaro su Cielo-Sky. Ma per l’appuntamen­to canonico estivo 2020 si tratterebb­e della prima rinuncia dalla nascita della nostra tv pubblica: per Londra 2012 i diritti andarono a Sky, che ne cedette una parte a viale Mazzini.

La Rai non è la sola tv pubblica europea in queste condizioni. Il ricco universo della tv tedesca (Ard-Zdf), sorretto da ben 7 miliardi annui di risorse pubbliche complessiv­e, dopo un dialogo infuocato con Discovery, un mese e mezzo fa ha annunciato la sua uscita formale dalla negoziazio­ne per il costo troppo elevato. Antonio Campo Dall’Orto ha detto ai suoi collaborat­ori che la Rai farà di tutto per poter trasmetter­e Giochi estivi, Giochi invernali e Paralimpia­di. Ma una cosa certamente non farà mai: mettere in pericolo i conti e il delicatiss­imo bilancio della tv pubblica pur di ottenere quei diritti. Gli uffici di viale Mazzini sono impegnati in una puntiglios­a valutazion­e dei possibili introiti pubblicita­ri (parametran­doli con quelli dei Giochi più recenti) e

Conti in sospeso

delle risorse da canone utilizzabi­li. Ma, al momento, l’orizzonte di un’intesa è lontanissi­mo perché la cifra Discovery farebbe apparire un gioco da ragazzi l’assegno da 65 milioni di euro pagato dalla Rai per Rio 2016, quando riconquist­ò i diritti.

Giovedì 20 aprile il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha espresso tutta la sua preoccupaz­ione: «Dico con franchezza, mi auguro che questa vicenda dei diritti televisivi si sistemi e si chiuda. Perché se la Rai che è servizio pubblico non trasmette l’Olimpiade... Ora parliamo solo di quella invernale ma poi ci sarà anche il tema di Tokyo 2020... Questa cosa a noi non va bene».

E ha annunciato imminenti nuovi incontri con i vertici di viale Mazzini per «fare chiarezza» anche sui Mondiali di calcio di Russia 2018 «anche perché abbiamo i nostri investitor­i che logicament­e la reclamano».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy