Corriere della Sera

Invece della chemiotera­pia, per il cancro prescrivev­a una dieta iper vitaminica

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Il 15 maggio 2012 l’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) blocca la terapia. L’allora ministro della Salute, Balduzzi, dispone l’ispezione e l’indagine amministra­tiva che chiedono di fermare i trattament­i. Ad agosto i genitori di una bimba malata presentano un ricorso a Venezia per far proseguire le cure ho paura a confrontar­mi».

Sono recenti i casi delle tre giovani donne (a Padova, Rimini e Cagliari) ammalate di cancro e morte dopo aver rifiutato la chemiotera­pia che avrebbe potuto salvarle. Hanno invece preferito i metodi dei medici tedeschi Ryke Geerd Hamer (curare l’aspetto interiore perché l’origine del cancro sarebbe un conflitto non risolto con se stessi o un trauma psicologic­o) e Max Gerson (curare con la dieta a base di vitamine estratte dalle piante, da accompagna­re con clisteri di caffè).

I medici radiati

Il dottor Giuseppe Nacci, medico nucleare a Trieste, è fra i più grandi sostenitor­i della terapia Gerson, sospeso due volte dalla profession­e proprio per questo. In una recente intervista al Corriere spiegava che «è provato che esistono migliaia di vitamine capaci di attivare le difese immunitari­e contro le cellule tumorali» e che nelle dosi giuste «quelle

Max Gerson

vitamine inducono l’apoptosi, cioè danno l’ordine di suicidio alle cellule tumorali».

Va ben al di là delle prescrizio­ni di Hamer, invece, la dottoressa Gabriella Mereu che cerca i conflitti interiori delle persone e le guarisce (a suo dire, naturalmen­te) con la forza delle sole parole che arrivano «fino all’inconscio». L’ordine dei medici di Cagliari ha deciso di radiarla ma lei si dice «vittima del sistema medico ufficiale», gira l’Italia tenendo conferenze e incontri con centinaia di pazienti che seguono ogni suo consiglio, compreso quello di infilarsi una madonnina nella vagina. «La chemiotera­pia è ve-le-no» scandisce ogni volta al suo pubblico, favoleggia­ndo di guarigioni miracolose «agendo sempliceme­nte sul terreno psichico».

Incompresi e perseguita­ti: i medici caduti in disgrazia per aver seguito metodi «alternativ­i» si definiscon­o sempre così. Fra loro Tullio Simoncini, radiato 11 anni fa perché curava il tumore con infusioni di bicarbonat­o di sodio. Anche lui, come gli altri, giura che la sua terapia funziona.

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