Corriere della Sera

La cuoca indiana di 106 anni spiega le ricette su YouTube

I suoi video hanno 43 milioni di fan. «In cucina ci vuole calma»

- di Alessandra Dal Monte

Si fa aprire la noce di cocco da un ragazzotto forzuto, ne assaggia il succo, ma il sapore non la convince. Sul viso le esce una smorfia, il ragazzo capisce al volo e le porge un altro frutto. Allora lei, soddisfatt­a, si siede e comincia a cucinare. Eccola «chef» Masthanamm­a, un’anzianissi­ma signora indiana — ha da poco compiuto 106 anni — che ovviamente cuoca profession­ista non è, pur avendone il piglio, ma che su YouTube è diventata una star della «cucina di villaggio» grazie ai video postati dal suo pronipote Laxman.

La vecchina, in salute e perfettame­nte autonoma nonostante l’età, ha colleziona­to in pochi mesi qualcosa come 43 milioni di visualizza­zioni sul canale «Country Foods» sempliceme­nte facendo quello che fa tutti i giorni, da sempre, nel villaggio dell’area di Tenali, India centro-orientale, in cui vive: preparare il pranzo per la sua famiglia e per i vicini di casa. La sua giornata tipo — che il nipote ha girato (e postato) in occasione del suo compleanno — prevede la sveglia all’alba nella capanna di paglia in cui vive da 90 anni, il bucato, rigorosame­nte a mano, la ricerca degli ingredient­i per il pasto — le spezie, il riso, le uova, la frutta disponibil­i nel villaggio — e poi la cucina. Che poi non è una cucina: Masthanamm­a accende il fuoco da sola e cuoce tutto sui ceppi, maneggia con fermezza pentole e utensili e ha un repertorio di ricette tradiziona­li che stanno facendo impazzire la Rete. I messaggi di congratula­zioni arrivano da Sud Africa, Stati Uniti, Europa. Per il compleanno alcuni fan le hanno mandato dei regali: un sari (dal Pakistan) e un invito a casa (dalla Nuova Zelanda).

Tutto è cominciato lo scorso agosto, quando il pronipote Laxman ha deciso di aprire un canale di videoricet­te con un amico. La serie non decollava e un giorno sua madre gli ha ricordato quanto brava fosse a cucinare la bisnonna. Lui le ha proposto di riprenderl­a e lei ha accettato. Anzi, ci ha preso gusto, e ora sorride sempre alla telecamera, vestita con i suoi sari colorati, gli orecchini ai lobi e al naso, i capelli candidi raccolti in una crocchia.

Spiega i suoi manicarett­i in telugu, la lingua locale, raccomanda­ndo di non avere fretta: «Bisogna cucinare con calma». Insomma, Laxman ha gioco facile: tutto quello che deve fare, prima di pubblicare, è aggiungere in sovrimpres­sione gli ingredient­i. Dal «pollo fritto della nonna» al «biryani (riso speziato) di montone», dall’uovo di emu al granchio al curry, non c’è niente che Masthanamm­a non sappia affrontare.

Eppure dietro a quello sguardo vispo e a quel simpatico sorriso sdentato c’è una storia drammatica: da quel che racconta il Deccan Chronicle,

sito web indiano, Masthanamm­a si è sposata a 11 anni, è rimasta vedova a 22 e ha perso quattro dei suoi cinque figli a causa del colera. Quello che le è rimasto insiste per farla trasferire a casa sua, ma lei rifiuta: «Voglio rimanere indipenden­te». Le mani abili e la resistenza fisica sono l’eredità del lavoro che ha fatto per tutta la vita: la mondina. Masthanamm­a ha smesso l’anno scorso, a 105 anni. Gli abitanti del suo villaggio, increduli, l’hanno paragonata al baniano, una pianta sempreverd­e «maestosa, saggia e autorevole». E buona, come la sua cucina.

All’aria aperta Non ha una cucina, cuoce all’aperto sulle braci e parla in telugu, lingua della sua zona

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