«Matteo sbaglia, è in cerca di rivincite Un’altra scissione? Un male per l’Italia»
ROMA Gianni Cuperlo, per Renzi un milione di elettori ai gazebo sarebbe «strepitoso». E per lei?
«Sarebbero un milione e 800 mila votanti in meno rispetto alle ultime primarie».
Renzi porterà il Paese al voto con questa legge elettorale?
«Vorrebbe dire che per lui conta solo un’ansia smisurata di rivincita».
Per cambiare il Legalicum, si può dialogare con il M5S?
«Bene dialogare con tutti, ma poi contano i paletti. Collegi uninominali, via i capilista bloccati e un premio ragionevole da assegnare alla lista o alla coalizione».
Renzi punta a Palazzo Chigi con le larghe intese?
«Oggi solo una coalizione può ambire al 40%, mentre il Pd da solo rischia di consegnare il Paese a Grillo, o di governare con la destra. E Renzi non fa nulla per evitarlo».
Lei voterebbe un governo Renzi-Berlusconi?
«Io ho votato i governi LettaBerlusconi e Renzi-Alfano, ma sostengo Orlando proprio per evitare che il Pd si condanni a governare ancora con pezzi della destra».
In tempi di proporzionale, ha un senso la vocazione maggioritaria del Pd?
«Renzi ha smarrito il senso della realtà. Dopo la smentita rovinosa del referendum, riproporre la sua sfida solitaria senza vedere l’ostilità che è cresciuta
verso il Pd è un modo di farsi del male».
D’Alema e Bersani sono traditori, come dice Renzi?
«Le parole contano. Traditori furono i vertici di Stato e monarchia dopo l’8 settembre. Non scherziamo. C’è una destra fascista che aggredisce valori di civiltà nel cuore dell’Europa e noi discutiamo dei veti di Renzi, mentre lui fa il capogita simpatico sul volo per Bruxelles? Ma uno normale ci piglia per matti».
Il Campo progressista di Pisapia non è per lei il luogo naturale dell’approdo?
«Io ho investito nel Pd, perché so che senza questa forza un centrosinistra vincente non c’è. In questo Pisapia è un alleato naturale e prezioso».
Orlando farà la scissione?
«Dividere, scindersi, spezzare l’unità della sinistra è l’opposto di ciò che serve all’Italia. Che non lo capisca chi ha guidato il Paese è triste, prima che grave. Io mi batto per costruire, non per distruggere».
Che spazio avrete in un Pd sempre più renzizzato?
«Suggerirei cautela. Noi ci siamo nella convinzione che senza sinistra il Pd diventa un’altra cosa».
Anche in assemblea nazionale Renzi si è blindato?
«Io voglio evitare che una maggioranza del Paese si blindi contro di noi. Il mio appello è a uscire di casa e votare per il solo candidato che può rilanciare il centrosinistra».
Renzi è il Macron italiano?
«Se decidi di fare il Macron italiano mandi a ramengo vent’anni di Ulivo e strappi le radici del Pd. Scende Bobbio e sale la finanza caritatevole. Con tutto il rispetto, consiglio la rilettura del primo».
E Gentiloni che sostiene Renzi?
Gli scenari Oggi solo una coalizione può ambire al 40%, il Pd da solo rischia di lasciare il Paese a Grillo
«L’unico consiglio è che lo faccia evitando un eccesso di serenità».