Corriere della Sera

Il saluto romano dei mille estremisti nel cimitero vietato

Milano, il blitz nel giorno del ricordo di Ramelli

- Federico Berni Andrea Galli

L’indagine della Digos inizia da centinaia (forse un migliaio in totale) di estremisti di destra che in un luogo «proibito» alzano e tendono il braccio per il saluto romano. Ma sono di spalle, irriconosc­ibili nelle fotografie del blitz di CasaPound e Lealtà Azione postate sui loro social network, a cominciare da Facebook.

Dopo il divieto del prefetto Luciana Lamorgese di omaggiare questa città democratic­a e antifascis­ta non smetta mai di far la sua parte. Io la mia la farò sempre». Forse gli estremisti hanno «approfitta­to» dell’attenzione rivolta dalle forze dell’ordine a tutt’altra zona per l’anniversar­io di Sergio Ramelli, giovane militante del Fronte della Gioventù ucciso da Avanguardi­a operaia nel 1975. Vero è però che l’azione al cimitero, condotta verso le 15 e durata forse al massimo un quarto d’ora, sarebbe potuta avvenire in qualsiasi giorno, anche se la giornata di ieri non sembra esser stata una data casuale.

«Abbiamo deciso per il 29 aprile, anniversar­io della morte di Carlo Borsani, anch’egli sepolto qui» hanno spiegato CasaPound e Lealtà Azione. Ricevuto l’allarme da alcuni cittadini che pregavano sulle tombe dei propri cari, polizia e carabinier­i si sono precipitat­i al Campo X ma non hanno trovato nessuno, a conferma del ridotto lasso temporale dell’«operazione». È vero anche che sui social network ci sono altre fotografie nelle quali i manifestan­ti sono in primo piano e visibili in volto: ma camminano tranquilla­mente in un cimitero, senza sventolare bandiere, senza tenere comportame­nti di rilievo penale. Difficile adesso ipotizzare lo sviluppo e il percorso dell’indagine. La Digos è alla ricerca di testimoni che potrebbero riferire dell’«esatto» comportame­nto dei militanti al Campo X, così come di altro materiale tecnologic­o di supporto. Quest’anno, nel giorno della celebrazio­ne della Liberazion­e, Al Campo X I militanti di CasaPound e Lealtà Azione al Campo X del Cimitero Maggiore di Milano per ricordare i caduti della Repubblica di Salò gli estremisti erano stati tenuti fuori dal cimitero: «La decisione di oggi è frutto del rispetto per i nostri Caduti che meritano di essere ricordati nel modo migliore e non secondo prescrizio­ni dettate da Istituzion­i ostaggio dei soliti fomentator­i dell’odio», hanno scritto in una nota i neofascist­i. Siccome l’estrema destra non aveva voluto «prestarsi al circo mediatico», ha preferito questa successiva linea della risposta pragmatica. Pragmatica e non «provocator­ia» poiché «abbiamo solo voluto rispondere ai vergognosi e infami divieti». Il sindaco Sala ha chiesto «l’intervento delle autorità». Proprio come successo alla vigilia del 25 aprile.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy