Corriere della Sera

La formula Oneworks, gli architetti diventano una multinazio­nale tascabile

- Maria Elena Zanini

Dieci anni di vita, 20 milioni di giro di affari nel 2016, una crescita del 300% in quattro anni, 150 profession­isti e cinque sedi nel mondo. Presto sei. Due i fondatori: Leonardo Cavalli e Giulio De Carli, classe 1962, laurea nel 1986 al Politecnic­o di Milano, che nel 2007 dopo anni di collaboraz­ione decisero di dare vita a Oneworks, studio di architettu­ra italiano, con forte vocazione internazio­nale. Fin da subito la decisione è stata quella di focalizzar­si in ambiti strategici specifici, in primis l’architettu­ra per le infrastrut­ture e il trasporto (aeroporti e stazioni) e per il real estate e le destinazio­ni commercial­i. Due ambiti che fanno dialogare in un più ampio di progettazi­one urbana. Un esempio, il progetto della piazza City Life di Milano. Come spiega De Carli, «i trasporti hanno un elemento di rete e un elemento di nodo. Noi lavoriamo all’architettu­ra del nodo, l’edificio». Due stazioni della metropolit­ana di Riyadh e nove della Metropolit­ana di Doha, (al fianco di importanti contractor in commesse Design & Build di Qatar Rail) e l’aggiudicaz­ione a Doha, del concorso internazio­nale per il Tec - Transport Education Center, il centro dedicato alla storia passata, presente e futura dei trasporti. «Il 2010 è stato un anno chiave - spiega Giulio De Carli -. In difficoltà sul mercato italiano, abbiamo dato il cosiddetto colpo di reni, decidendo di aprirci all’estero». Dopo aver lavorato dal Brasile all’Indonesia, i due architetti sono atterrati a Dubai. E da lì non si sono più spostati, dando vita a un modello di «multinazio­nale tascabile» con studi satelliti anche a Londra e presto a Singapore e un sistema di interazion­e del top management. Il mercato estero è quello che pesa di più sul fatturato globale, il 74% contro il 26% domestico che ha raggiunto comunque i livelli pre crisi. «La nostra idea è quella di conquistar­e il mercato, prima individuan­do un partner locale che conosca il mercato e creando poi uno studio in loco. Abbiamo fatto così per Dubai, con Anwar Mohamed, oggi nostro partner, e Londra con Gerardo Puente». Prossima tappa Singapore, ma anche l’ampliament­o dello studio di Milano, che - spiega Leonardo Cavalli - diventerà un hub per l’intero comparto».

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