Corriere della Sera

A Bolzano gli stipendi top (tutti al Nord)

La classifica dei consulenti del lavoro Seconda è Varese, ultima Ascoli

- Fonte: Osservator­io statistico dei consulenti del lavoro Mariolina Iossa

Lo stipendio medio più alto d’Italia lo pagano al confine Nord. Con 1.476 euro mensili, Bolzano è la provincia che non solo ha il tasso di disoccupaz­ione più basso ma ha anche il primato delle buste paga più grosse. Lo studio, presentato a Napoli durante l’ultima giornata del congresso nazionale dei Consulenti del lavoro, e che prende in esame le province, vede solo province settentrio­nali ai vertici della classifica. Dopo Bolzano c’è Varese (1.471 euro), Monza e Brianza (1.456), Como (1.449), la provincia di Verbano-Cusio-Ossola (1.434), poi Bologna (1.424) e Lodi (1.423). Ultima classifica­ta,invece, è Ascoli Piceno, con uno stipendio medio di appena 925 euro.

Bisogna scorrere la classifica fino al 55esimo posto per trovare la prima provincia centro-meridional­e. Si tratta di L’Aquila, dove la retribuzio­ne media è di 1.282 euro. L’Osservator­io statistico dei Consulenti del lavoro prende in esame anche lo squilibrio tra occupazion­e maschile e femminile. Il nodo della mancata occupazion­e femminile è sempre lo stesso: moltissime mamme ritengono che lavorare non sia convenient­e (le paghe sono basse e il tempo di lavoro non flessibile), anche quando ci sono asili nido sul territorio.

Il tasso di occupazion­e femminile più alto lo troviamo nella provincia di Bologna, dove lavorano due terzi delle donne. Quello più basso è nella provincia di Andria-Barletta, dove ad avere un impiego è solo il 24,1 per cento della popolazion­e femminile in età da lavoro.

Oltre sei donne su dieci lavorano nelle province di Bolzano, Arezzo e Forlì, mentre solo una donna su 4 lavora nelle province di Napoli, Foggia, e Agrigento.

Rispetto alle donne il tasso di occupazion­e maschile è ovviamente più alto: primeggia la provincia di Bolzano, dove lavora il 78,9 per cento degli uomini. Fanalino di coda è Reggio Calabria, dove ha un’occupazion­e il 44,5 per cento degli uomini; prima ci sono Vibo Valentia (48,1 per cento), Palermo (48,8 per cento), Caserta (49,9 per cento).

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