Corriere della Sera

Probabilit­à, scienza bella e utile Anche per controllar­e il potere

- Di Angelo Vulpiani

Dal 3 al 5 maggio si terrà all’Aquila un incontro presso il Gran Sasso Science Institute, rivolto a un pubblico non specialist­ico come docenti delle scuole superiori, operatori della sanità, della pubblica amministra­zione e studenti. (http://www.gssi.infn.it/seminars/seminars-and-events2017/item/1264-probabilit­arischio-e-previsione-strumenti-per-la-costruzion­e-diuna-cultura-dell-incertezza). I relatori discuteran­no dei molteplici aspetti della probabilit­à. Si parlerà inoltre di informazio­ne, rischio e previsione.

Nella vita di tutti i giorni incontriam­o frequentem­ente situazioni incerte, che non siamo in grado di controllar­e e prevedere. In questi casi usiamo termini come caso, incertezza e aleatoriet­à. La disciplina che studia questi temi è la teoria della probabilit­à, che è stata per molto tempo una cenerentol­a della matematica: alcuni (come il gruppo ultraforma­lista Bourbaki) addirittur­a non la consideran­o tra i settori matematici. La letteratur­a divulgativ­a rimane relativame­nte limitata, quasi sempre ne parla brevemente e spesso in modo poco soddisface­nte, ignorando completame­nte cose interessan­ti ed importanti come lo studio di sistemi con molte particelle (liquidi o altri materiali), le applicazio­ni alle nanotecnol­ogie e le scienze aerospazia­li.

Chi non si occupa di scienza potrebbe chiedersi perché, al di là degli aspetti eruditi, sia realmente importante avere qualche idea dei concetti fondamenta­li della probabilit­à. Il primo motivo, comune a tutte le scienze, è avere una visione non falsata della realtà che ci circonda, contrastar­e i tanti pregiudizi e le tante idee errate in circolazio­ne, a iniziare

dalle superstizi­oni sul gioco del lotto, cosa solo in apparenza innocua (vedi il sito http:// www.fateilnost­rogioco.it/). Ma anche per valutare l’operato degli amministra­tori, ad esempio nelle strutture sanitarie (per evitare certi sprechi basterebbe conoscere il concetto di probabilit­à condiziona­ta e la formula di Bayes) e non farsi infinocchi­are dalle chiacchier­e di sedicenti esperla

ti finanziari che parlano di volatilità, turbolenze dei mercati e cigni neri. Ad esempio nei test medici di laboratori­o non è importante solo la probabilit­à di errore del test quanto il rapporto tra la probabilit­à di errore e la probabilit­à della malattia: tanto più una malattia è rara, tanto più il test deve essere accurato, altrimenti il risultato non è significat­ivo.

Anche in ambito giuridico

scarsa conoscenza della probabilit­à ha avuto spesso un ruolo fondamenta­le. Nel processo a O.J. Simpson il suo avvocato convinse la giuria che la possibilit­à che il suo cliente avesse ucciso la consorte era estremamen­te improbabil­e. L’argomento era il seguente: ogni anno circa quattro milioni di donne sono picchiate dai loro mariti, di queste circa mille sono uccise, quindi la probabilit­à che un marito che picchi la moglie la uccida è mille diviso quattro milioni, una probabilit­à molto piccola. La domanda giusta sarebbe stata: quanto vale la probabilit­à che un marito che picchi la moglie sia l’assassino della moglie uccisa? Dai dati statistici si ha che tale probabilit­à è circa il 95 per cento.

Una cultura probabilis­tica diffusa è dunque necessaria per esercitare una forma di cittadinan­za attiva e consapevol­e, capace di valutare e controllar­e l’operato della politica e prendere decisioni personali più consapevol­i, per esempio riguardo le cure mediche e gli investimen­ti finanziari.

 ??  ?? Emily Nachison (San Diego, Stati Uniti, 1981), Metonic transfigur­ation (2016, installazi­one), courtesy dell’artista
Emily Nachison (San Diego, Stati Uniti, 1981), Metonic transfigur­ation (2016, installazi­one), courtesy dell’artista

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