Corriere della Sera

È una macchina in cui credere può aprire un ciclo

- Di Giorgio Terruzzi

Una ragazza sveglia, questa Gina. Di quelle che capiscono come gira il fumo, si adattano a razzo e conquistan­o la passerella, la platea. A Melbourne come in Bahrain, come in Russia, dove fare la pole, occupare l’intera prima fila, significa complicare davvero la vita di chi sta dietro. Mercedes, ma pensa te, alle prese con un imbarazzo che riguardava, sino a ieri, proprio la Ferrari. Non solo: a Sochi, un anno fa, il Cavallino ebbe la misura dei propri affanni, rimediando ritardi pesanti soprattutt­o nel terzo settore, quello più guidato. Da un rendimento aerodinami­co incostante e deludente, all’apparenza cronico, siamo passati ad una macchina che funziona bene, subito e sempre. Sia chiaro, è prematuro pensare alla fine del ciclo Mercedes. Ma non pare più un azzardo da ultrà ipotizzare l’inizio di un ciclo rosso felice. Perché questa macchina sembra rispondere in pieno alle aspirazion­i di chi l’ha pensata. Gente che, nel momento di varare il progetto della SF70H, ha perseguito proprio e finalmente una efficienza «duttile» sul fronte dell’aderenza, diversamen­te da quanto messo in cantiere dal team tedesco, indirizzat­o verso la ricerca di una maggior velocità. Filano, infatti, sulle rette russe, le Mercedes. Ma l’adozione del passo lungo non paga (ancora) quando tocca usare marce più basse. La Ferrari ha vinto in Australia su una pista semi-cittadina; ha vinto nel clima torrido del Bahrain, è tornata in pole (dopo quasi due anni) su un tracciato molto diverso da quello disegnato nel deserto. Il che offre un altro elemento utile ad una leggera ma persistent­e euforia: le modifiche montate su una vettura che in quattro corse è già cambiata parecchio funzionano eccome. Altra differenza rispetto a quanto accadeva sino a ieri. Il resto lo fa Vettel, in gran palla; l’ha fatto Raikkonen ieri; lo fa Hamilton, piombato in un cono d’ombra misterioso. Dal quale dovrà emergere in fretta perché il suo amico Seb ha per le mani una ragazza che punta decisa al titolo di Miss Mondo.

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