Corriere della Sera

La Bundesliga è sua: Re Carlo completa un risiko da leggenda

Ancelotti col Bayern vince un grande trofeo pure in Germania. I tedeschi applaudono ma con riserva

- Alessandro Pasini

C’è una nuova puntina sulla carta dell’Europa appesa in casa Ancelotti: sta in Germania, la quinta nazione in cui l’uomo di Reggiolo, uno dei più grandi allenatori della storia del calcio, ha vinto un grande trofeo. Ha cominciato in Italia con il Milan; proseguito in Inghilterr­a con il Chelsea; diversific­ato in Francia con il Psg; svariato in Spagna con il Real Madrid, dove ha mancato la Liga ma ha afferrato la famosa Decima. Poi la Germania e il Bayern Monaco, con il quale ha vinto ieri la Bundesliga grazie al facilissim­o 6-0 a Wolfsburg: titolo che si aggiunge alla Supercoppa nazionale vinta ad agosto. Carletto insomma ha lavorato nelle prime cinque realtà calcistich­e europee e ha trionfato in tutte. Nessuno ha mai fatto come lui e tanto basta per accomodars­i in scioltezza nella leggenda.

Poiché però i grandissim­i vivono spesso sull’orlo del paradosso (più vinci più devi vincere, e se solo rallenti è un fallimento), in Germania la tesi comune è che «il Bayern ha fatto appena il suo dovere». Questo perché la 27ª Bundesliga del club, la 5ª di fila, arriva solo dopo le intollerab­ili onte delle eliminazio­ni nei quarti di Champions con il Real Madrid e in semifinale di Coppa di Germania con il Borussia Dortmund. «In effetti un solo titolo per noi è poco», ha commentato nei giorni scorsi il presidente Uli Hoeness con la tipica nausea da caviale che assale chi lo mangia ogni giorno. Colpa dello snobismo innato nei padroni del football e dell’asticella alzata per sempre dalla Tripletta della squadra di Heynckes nel 2013: un riferiment­o che ha oscurato pure Guardiola.

Ma Ancelotti, come sempre, non si è scomposto. «Gli allenatori devono convivere con le critiche», ha detto serafico in settimana. Poi ieri al fischio finale ha stretto mani sorridente, ha festeggiat­o con misura e ha raccontato di «essere felice: vincere qui è un’esperienza fantastica. Abbiamo meritato, questo è un grande club». Il suo contratto scade nel 2019: se in Baviera staranno calmi, li aspetta un grande futuro. Ancelotti, proprio come il Bayern, potrà solo fare meglio.

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