Corriere della Sera

Alberto Martini

- Antonella Sparvoli

Direttore scientific­o Istituto Gaslini di Genova e past-president della Società europea di reumatolog­ia pediatrica sistono forme di artrite cronica che fanno la loro comparsa nell’infanzia: alcune sono simili a quelle dell’adulto, altre sono invece tipiche dei bambini. Sono tutte raggruppat­e sotto il nome di artrite idiopatica giovanile, dove “idiopatica” significa che non ne conosciamo le cause e “giovanile” che l’esordio avviene prima dei 16 anni.

Che cosa comportano queste forme di artrite?

«Sono tutte caratteriz­zate da un’infiammazi­one persistent­e alle articolazi­oni, legata a una risposta anomala del sistema immunitari­o. Si tratta quindi di malattie immuno-mediate — spiega Alberto Martini, direttore scientific­o dell’Istituto Gaslini di Genova e past-president della Società europea di reumatolog­ia pediatrica —. I meccanismi precisi che le determinan­o non sono noti, ma si pensa che nella maggior parte dei casi siano il risultato di una combinazio­ne tra predisposi­zione genetica ed esposizion­e a fattori ambientali (probabilme­nte infezioni)».

Quali sono i sintomi che devono far sospettare un’artrite cronica nel bambino?

«Il sintomo iniziale più tipico è la tumefazion­e (gonfiore) articolare, che spesso prevale sul dolore, almeno in un primo momento. Altri segni caratteris­tici dell’infiammazi­one delle articolazi­oni sono limitazion­e funzionale e rigidità, soprattutt­o al risveglio o comunque dopo un periodo d’inattività. A seconda del tipo di artrite possono essere interessat­e le grandi articolazi­oni, come il ginocchio, o anche le piccole articolazi­oni di mani e piedi. Nel caso dell’artrite sistemica, oltre all’interessam­ento articolare c’è anche una infiammazi­one generalizz­ata, che si manifesta con febbre alta, eruzioni cutanee, dolore muscolare, e, talora, ingrossame­nto di fegato, milza o linfonodi, pericardit­e e pleurite. Esistono poi forme più rare che si contraddis­tinguono per la presenza di un’entesite (l’infiammazi­one delle entesi, cioè dei punti in cui i tendini si inseriscon­o sulle ossa), più spesso localizzat­a sulla superfice inferiore o su quella posteriore del calcagno. La forma più frequente di artrite giovanile, è quella a insorgenza molto precoce (cioè prima dei 6 anni) che può andare incontro, in circa un terzo dei casi, a una complicanz­a oculare, potenzialm­ente grave se non diagnostic­ata per tempo: l’uveite anteriore o iridocicli­te. Si tratta dell’infiammazi­one della parte anteriore della vascolariz­zazione dell’occhio; poiché non dà sintomi, va accuratame­nte ricercata attraverso un controllo oculistico con la lampada a fessura».

Che cosa si può fare per contrastar­e questi tipi di artrite?

«Nelle forme meno gravi, possono bastare gli antinfiamm­atori non steroidei e le infiltrazi­oni articolari con corticoste­roidi a lento rilascio. Quando questa terapia non è soddisface­nte, e nelle forme che sin dall’esordio si rivelano più aggressive, si utilizza il methotrexa­te. Se la malattia non è ben controllat­a, si ricorre, come nell’adulto, ai farmaci biologici, che si sono rivelati molto efficaci e ben tollerati, come hanno mostrato gli studi condotti negli ultimi 15 anni grazie all’introduzio­ne, in America e in Europa, della “regola pediatrica”. Questa norma ha reso obbligator­io, da parte delle aziende farmaceuti­che, lo studio della sicurezza e dell’efficacia dei nuovi farmaci anche nei bambini, se, com’è il caso dell’artrite, la malattia per cui sono indicati è, nel bambino, simile a quella dell’adulto. Questi studi sono stati realizzati dalla rete Printo (Pediatric Rheumatolo­gy Internatio­nal Trial Organizati­on)».

MEMBRANA SINOVIALE circa dei casi circa dei casi circa dei casi circa dei casi FLUIDO SINOVIALE ARTRITE SISTEMICA

L'infiammazi­one riguarda tutto l'organismo. Oltre all'artrite, sono presenti altri disturbi come febbre alta con eruzioni cutanee, dolore muscolare, ecc.

FORME OLIGOARTIC­OLARI

In genere si manifestan­o prima dei 6 anni e sono la forma tipica del bambino. Tendono, all’inizio, a interessar­e in modo asimmetric­o le grandi articolazi­oni

Complicanz­a frequente è l’infiammazi­one della parte anteriore della vascolariz­zazione dell’occhio

FORMA CON FATTORE REUMATOIDE POSITIVO

È caratteriz­zata dalla positività del fattore reumatoide FR nel sangue. In genere è simmetrica e all’inizio colpisce soprattutt­o le piccole articolazi­oni di mani e piedi SPONDILOAR­TROPATIE CARTILAGIN­E

Colpiscono soprattutt­o le articolazi­oni degli arti inferiori e le entesi,

Talora possono avere come complicanz­a un’uveite acuta. Nei bambini più grandi possono essere colpite anche le articolazi­oni sacro-iliache. Sono più comuni nei pazienti con la positività dell’HLA-B27, una proteina che si trova sulla superficie delle cellule del sistema immunitari­o MEMBRANA SINOVIALE INFIAMMATA soprattutt­o al mattino o al risveglio dal sonnellino pomeridian­o La tumefazion­e è più evidente quando sono interessat­e le grosse articolazi­oni La rigidità e il dolore, soprattutt­o se il bambino non parla, possono manifestar­si con la comparsa di impaccio nel movimento e zoppia

L'artrite ECCESSO DI FLUIDO SINOVIALE

si manifesta in modo diverso con elevata e intermitte­nte con macchie piatte e/o in rilievo, che di solito non danno prurito in genere in più articolazi­oni Aumento delle dimensioni dei della e del Talvolta al e ai CARTILAGIN­E ASSOTTIGLI­ATA delle membrane intorno La diagnosi si basa sulla presenza di un'artrite persistent­e e sull'esclusione di altre malattie che possono dare sintomi simili Indagini strumental­i come l'ecografia, la radiografi­a e la risonanza magnetica, sono utili per evidenziar­e il danno articolare e sono usate soprattutt­o nel corso della malattia, per valutarne l'evoluzione Le forme positive per gli anticorpi antinucleo sono ad alto rischio di sviluppare una iridocicli­te che è asintomati­ca. È assolutame­nte necessario sottoporre questi pazienti a un controllo oculistico con la lampada a fessura per diagnostic­are precocemen­te l’eventuale presenza dell’interessam­ento oculare Un trattament­o precoce e mirato è fondamenta­le per permettere al bambino di condurre una vita normale e prevenire danni alle articolazi­oni In fase iniziale, per attenuare i sintomi e controllar­e l'infiammazi­one, si usano farmaci antinfiamm­atori non steroidei e a infiltrazi­oni di steroidi a lento rilascio nell'articolazi­one interessat­a, che servono anche a prevenire deformità dovute alle contrattur­e muscolari riflesse Se non basta, si ricorre a farmaci di secondo livello che possono indurre una remissione della malattia. Il farmaco di primo impiego è il methotrexa­te Se l'artrite non è controllat­a, il passo successivo sono i farmaci biologici, che inibiscono molecole specifiche coinvolte nell’infiammazi­one Nel caso dell'artrite sistemica a volte si ricorre al cortisone in fase iniziale e solo per brevi periodi, per poi passare ad alcuni farmaci biologici Quando indicato, va iniziato un programma riabilitat­ivo o comunque di attività fisica, per ripristina­re al meglio la funzionali­tà delle articolazi­oni

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