La costruzione di Ivanka: da fredda viziata a modello «femminista»
La figlia del presidente Usa spiega alle «donne che lavorano» com’è difficile conciliare tutto. «E niente più massaggi»
L’immagine della «donna multidimensionale» che torna più volte nel nuovo libro di Ivanka Trump arriva da mamma Ivana: «Impenitente donna in un mondo maschile che ha lavorato su tutti gli aspetti della sua vita». Women Who Work, uscito ieri negli Stati Uniti, è dedicato a lei e, come recita genericamente il titolo, «alle donne che lavorano». Ivanka, 35 anni, tre figli, moglie di Jared Kushner e senior advisor del papà-presidente, si presenta come una di loro, tralasciando le macroscopiche differenze: ad esempio i massaggi.
Scopriamo così che, durante la campagna elettorale, la first daughter non ha avuto tempo da dedicare a se stessa o a una fisioterapista che potesse alleviare le contrazioni muscolari. D’altronde, suggerisce, allo stress tocca abituarsi: «Un equilibrio lavoro-vita privata non esiste». Quello a cui si può dire addio è la perfezione. All’inizio aveva paura di farlo, convinta che una foto con i capelli in disordine potesse nuocere all’immagine di imprenditrice del lusso. Per lo stesso motivo, ha tenuto segrete le foto della prima figlia, fino a quando ha capito che quella protezione poteva solo nuocere. Al business ovviamente. Indagini del 2013 rivelarono infatti che il suo nome era associato a una «fredda donna ricca».
La virata di reputazione comincia allora. La Ivanka che utilizzava il femminismo «da corporation» per vendere prodotti ma non concedeva il congedo di maternità alle dipendenti avvia la mutazione in role model per le giovani donne della classe dirigente americana. A loro è rivolto il libro, come l’intero «progetto Ivanka», che con l’ingresso alla Casa Bianca ha subito una chiara accelerazione.
Chi, come il New York Times, crede sia un errore parlare alle élite dimentica che il pubblico spesso più che coerenza, cerca ispirazione. Tanto più che a correre in suo aiuto negli ultimi mesi è giunta Risa Heller, la regina delle pubbliche relazioni di New York da sempre al servizio dei democratici (è stata lei a gestire il disastro di Anthony Weiner, marito del braccio destro di Hillary Clinton, Huma Abedin, con la passione per i selfie delle sue parti intime).
Trasformare Ivanka in un modello per le millennial che tengono insieme ambientalismo e moda, a confronto, potrebbe essere un gioco da ragazzi.