Corriere della Sera

Il restauro e le tecnologie in 3D Rinasce il Mausoleo di Augusto

Roma, 6 milioni da Tim. Tra due anni la riapertura del monumento

- Di Paolo Di Stefano

Nasce come sepolcro imperiale, voluto da Augusto nel 28 a.C, poi diventa una fortezza, una residenza privata, una giostra per le bufale, un teatro di posa, un auditorium dove suonò Paganini. E nel secolo scorso, dopo gli abbattimen­ti di epoca fascista, per 70 anni un cumulo di rovine, anche se preziose. Il grande Mausoleo di Augusto era un monumento antico nel cuore della città barocca lasciato decadere nell’oblio. Ora ha l’occasione per la sua definitiva rinascita. La fondazione Tim ha stanziato 6 milioni di euro per il recupero del più grande monumento funerario circolare dell’età antica.

Il restauro del complesso dovrebbe concluders­i nell’aprile del 2019, i lavori di questa seconda fase sono partiti il 31 marzo (la prima è iniziata il 31 ottobre con 4 milioni e 275 mila euro di Mibact e Roma Capitale). Poi sempre Tim investirà altri due milioni per infrastrut­ture e servizi per una fruizione tra tecnologie 3D, musica, giochi di luce e pannelli sulle cancellate che raccontano la storia del monumento.

«Restituiam­o luce a un capolavoro dell’antica Roma, abbandonat­o da anni — ha detto la sindaca Virginia Raggi, ieri durante la presentazi­one —. Grazie al prezioso contributo della Fondazione Tim i romani e i turisti potranno recuperare una delle opere architetto­niche più affascinan­ti. Roma torna a prendersi cura delle ricchezze che ci ha lasciato il passato e le mette a disposizio­ne dei visitatori di tutto il mondo». Adesso il Mausoleo che lo storico Strabone definiva «un grande tumulo presso il fiume su alta base di pietra bianca» è un cantiere in piena attività, ma riesce ugualmente a restituire l’idea di una costruzion­e potente, attraverso cui l’imperatore voleva mostrare la forza della dinastia dopo la vittoria sul nemico Marco Antonio.

«Nel Campo Marzio non c’erano altri monumenti — racconta il sovrintend­ente Claudio Parisi Presicce —, Augusto costruì il suo Mausoleo a ottocento metri in linea retta con il Pantheon, per mettere in relazione la sua figura con il divino. Noi pensavamo di aver scoperto tutto, invece recenti scavi hanno restituito una testa femminile velata, riconducib­ile a Giulia Domna, moglie di Settimio Severo». Sarà un Cantiere I lavori per il restauro del Mausoleo di Augusto: gli ultimi sono iniziati il 31 marzo e dovrebbero finire nell’aprile 2019 restauro imponente: ci sono 13 mila metri quadrati di muri da recuperare, 800 metri quadrati di superfici da impermeabi­lizzare, ci vogliono 8 mila metri di ponteggi per circondare gli 87 metri di diametro e i 45 metri di altezza, «è un intelligen­te lavoro di collaboraz­ione pubblica e privata che speriamo diventi un modello», spiega Raggi.

In attesa dell’inaugurazi­one sono previste visite speciali per piccoli gruppi, «per mostrare gli imponenti lavori in corso», spiega il vicesindac­o Luca Bergamo che spera di poter lasciare gratuito l’ingresso. «E che l’interesse di Tim sia da esempio ad altre aziende nelle zone periferich­e della città di uguale pregio archeologi­co», conclude. Una volta terminato il restauro il monumento accoglierà il pubblico nel «dromos», nella cella centrale una lapide spiega che qui per prime furono conservate le ceneri di Marcello e Ottavia, nipote prediletto e sorella dell’imperatore. «Il Mausoleo più grande di Castel Sant’Angelo — spiega Giuseppe Recchi, presidente della fondazione Tim — al termine dei lavori sarà equiparato ai grande monumenti iconici della città, come il Colosseo».

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