La Grecia taglia ancora le pensioni, accordo con l’Ue
Rimodulazione del debito ma anche un nuovo taglio delle pensioni e un aumento delle tasse. Questo prevede l’accordo raggiunto dalla Grecia con i creditori dell’area euro e con il Fondo monetario internazionale. La firma ufficiale arriverà durante la riunione dell’Eurogruppo del prossimo 22 maggio.
L’accordo dà il via libera alla prossima tranche del terzo piano di salvataggio da 85 miliardi di euro. La Grecia deve rimborsare circa 7 miliardi di debiti in scadenza nel mese di luglio. Più nel dettaglio, l’intesa tra le autorità greche e i creditori internazionali prevede una riduzione delle pensioni di circa l’1%. Oltre all’abbassamento della soglia di esenzione fiscale sui redditi dagli 8.636 euro attuali a 6.000 euro.
Il Governo greco si è impegnato a una serie di riforme del mondo del lavoro e a un pacchetto di privatizzazioni per rendere l’economia più competitiva. Tra le altre cose, sarà consentita l’apertura dei negozi la domenica. La contrattazione collettiva per i dipendenti pubblici ripartirà solo nel settembre del 2018.
Soddisfatto il commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici: «Per la Grecia è il tempo di girare pagina dopo questo lungo e difficile capitolo di austerità». «Nelle prossime settimane l’accordo sarà completato da una strategia credibile per assicurare la sostenibilità del debito greco», ha chiosato su Twitter il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem.