Popolare di Sondrio a caccia di sportelli in attesa della Spa
(f.ch.) Mentre la maggior parte delle banche chiude gli sportelli, la Popolare di Sondrio va in controtendenza. Nel 2016 l’istituto cooperativo nato in Valtellina nel 1871 ha inaugurato cinque nuove filiali, raggiungendo quota 356 agenzie, diffuse prevalentemente in Lombardia. Anche quest’anno sono previste altre aperture. Dove? Nel Nord-Est, cioè nel territorio dove la Popolare di Vicenza e Veneto Banca stanno perdendo terreno. Sempre dalle venete, Pop Sondrio potrebbe prendere — assieme a Bper — il 40% di Arca sgr che è in vendita. La banca guidata da Mario Alberto Pedranzini ha chiuso il 2016 con un utile di 80 milioni e ha deliberato di distribuire un dividendo di 27 milioni: da quando è nata quasi 150 anni fa la banca non ha mai lasciato i soci (oggi 120 mila) a bocca asciutta. E il futuro? Proseguire con la crescita per linee interne, come ha detto in assemblea il consigliere delegato Pedranzini, mentre il presidente Francesco Venosta (foto) ha escluso fusioni. Ma una novità potrebbe esserci per l’ultima banca quotata in Borsa rimasta cooperativa grazie alla sentenza del Consiglio di Stato: i vertici hanno ipotizzato la creazione di una holding in cui mantenere il sistema «una testa un voto», e dove mettere la banca Spa, nel caso in cui la Corte costituzionale respingesse l’eccezione di incostituzionalità della riforme delle Popolari.
Assolombarda resta divisa
(ri.que.) Il 9 maggio Carlo Bonomi, presidente designato di Assolombarda, la maggiore territoriale di Confindustria, dovrà presentare la sua squadra e sottoporla al voto del consiglio generale. In vista di questo appuntamento molti si attendevano un riavvicinamento tra Bonomi e il suo contendente alla corsa per la presidenza — il brianzolo Andrea Dell’Orto —, battuto per nove voti. Si è invece aggiunto un nuovo motivo di dissidio: l’elezione dei 35 membri del presidio di Monza e Brianza. Presidio importante per l’associazione, fuso tra mille resistenze nel 2015 in Assolombarda, oggi presieduto dallo stesso Dell’Orto. Tra i candidati al presidio monzese anche numerosi membri del fronte avverso alla fusione del 2015 supportati — sostengono fonti vicine a Dell’Orto — dallo stesso Bonomi. Insomma, non solo le fratture non si ricompongono, se ne creano di nuove. Gli scontri interni indeboliscono la territoriale di Milano, Lodi e Monza. Ma non fanno bene nemmeno a Confindustria.
Fedeli dialoga con Confindustria
(ri.que.) Un bollino blu per le imprese di qualità nel coinvolgimento degli studenti nell’alternanza scuola-lavoro sarà lanciato il prossimo giugno da Confindustria. Che ne dice il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli? Approva.
Le nomine Crédit Agricole Italia
(f. ch.) Due nuovi vicedirettori generali per Crédit Agricole Italia. Il board dell’istituto guidato da Giampiero Maioli ha formalizzato la nomina di Roberto Ghisellini come vice Dg Retail e Olivier Guilhamon come vice Dg Corporate.