Corriere della Sera

J. K. Rowling si scusa per Piton

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Il 2 maggio, nel magico mondo di Harry Potter, è l’anniversar­io della battaglia di Hogwarts, che nel settimo volume della saga, I Doni della Morte (2007), vede lo scontro finale tra il bene (l’Esercito di Silente e l’Ordine della Fenice) e il male (i Mangiamort­e di Voldemort). Ieri, per l’occasione, è arrivato puntuale un tweet dell’autrice J. K. Rowling: «Ok, ci siamo. Vi prego non iniziate a scatenare battaglie, ma quest’anno vorrei chiedere scusa per aver ucciso (sospiri)... Piton».

Severus Piton (Snape nella versione originale), il professore di Pozioni della Scuola di Magia di Hogwarts. All’inizio acerrimo nemico di Harry Potter, fino alla scoperta finale della sua (nascosta) lealtà ad Harry per amore (anche questo nascosto) della madre Lily. Uno dei personaggi più complessi, odiati e amati, della saga (Harry chiamerà suo figlio Albus Severus; il primo nome in ricordo del preside della scuola, Silente, il secondo proprio per Piton). I fan hanno accolto il post con oltre 50 mila condivisio­ni e molti commenti. Anche se in tanti avrebbero voluto leggere in quel post il nome di Dobby, il fedele elfo domestico, anche lui fatto morire.

Negli ultimi anni, sempre per l’anniversar­io del 2 maggio, J. K. Rowling aveva affidato a Twitter le sue scuse per aver ucciso nella battaglia alcuni personaggi. Le parole per Piton si aggiungono a quelle del 2015 per Fred, uno dei gemelli Weasley; e a quelle del 2016 per Remus Lupin. Al cinema Piton era interpreta­to da Alan Rickman, scomparso nel gennaio 2016. A lui J. K. Rowling confessò parte del segreto del personaggi­o. (c.br.)

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