Corriere della Sera

A maggio più neve che in novembre e le piste sono chiuse

Dolomiti imbiancate. «Stagionali già a casa»

- Massimo Spampani

Neve fuori tempo massimo. Una beffa! Alpi imbiancate abbondante­mente ora, quando i giochi sono fatti, almeno quelli che riguardano il turismo, con gli sciatori che hanno riposto gli attrezzi in cantina.

Per mesi gran parte delle Alpi sono rimaste a secco. Adesso, con i fiori che già sbocciano sui prati, la neve fiocca come non mai. «Quella nella notte tra l’ 1 e il 2 maggio è stata al Faloria la nevicata più abbondate di tutta la stagione, 35 centimetri — ammette Enrico Ghezze, presidente degli impianti a fune di Cortina —. Peccato che i contratti con i dipendenti stagionali siano finiti e abbiamo dovuto chiudere. Ma il finale è stato eccezional­e, con gli ultimi ponti pieni di sciatori e per gli sci alpinisti è ancora un pacchia».

«Agghiaccia­nte finire la stagione con il freddo e la neve sul più bello... non sono cose da farsi!» si legge su Facebook. Invece si va avanti ancora fino al 7 maggio in Val Senales, in Alto Adige, e sul ghiacciaio del Presena in Lombardia, fino al 4 giugno. Per gli amanti del freeride nel gruppo del Monterosa, gli impianti di Gressoney — lato Salati e versante Alagna Valsesia — saranno aperti fino a domenica prossima. Lo Stelvio riaprirà il 21 maggio. A Cervinia si riprenderà a sciare il 28 giugno sul ghiacciaio.

«È stato uno degli inverni meno nevosi degli ultimi 70 anni — commenta Anselmo Cagnati, responsabi­le dell’Ufficio valanghe di Arabba —. In questi ultimi giorni è caduto più o meno lo stesso quantitati­vo di neve di tutto il resto dell’inverno. E fino a giugno può nevicare ancora».

Diversa la situazione in Piemonte dove Sestriere e il comprensor­io della Via Lattea sono stati baciati dalle neve fin dall’inizio della stagione. Ora gli impianti sono chiusi ma la zona è meta di sci alpinisti. Anche in Valle d’Aosta l’inverno è stato caratteriz­zato da una alternanza di periodi senza nevicate a precipitaz­ioni intense. Alla carenza di neve, però, non è corrispost­a una stagione da cancellare. Anzi. «Abbiamo dimostrato che la sciabilità dei nostri comprensor­i è stata totale — aggiunge Enrico Ghezze — con un incremento degli incassi di Dolomiti Superski attorno all’1%». A Cervinia la sola seggiovia «Pancheron» ha fatto il record di un milione di passaggi di sciatori. E in Svizzera si scia ancora in Engadina sul Corvach (fino al 7 maggio) e sul Diavolezza (21 maggio). In Austria a Stubai (poco oltre il Brennero) fino al 29 maggio. Attenzione, però, alle valanghe: con i nuovi apporti nevosi e l’innalzamen­to delle temperatur­e il rischio in quota è marcato (grado 3) su gran parte delle Alpi.

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Deserto bianco Piste innevate e impianti chiusi al Faloria, in Veneto, dopo la forte nevicata di inizio maggio
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