Tim, spunta l’ipotesi della proroga per Recchi Oggi l’assemblea. Ricavi trimestrali a quota 4,8 miliardi. Cattaneo: «Netto cambio di rotta»
Alla vigilia dell’assemblea di Tim che oggi eleggerà il nuovo consiglio, la nomina di Arnaud de Puyfontaine alla presidenza sembra meno probabile e si fa spazio l’ipotesi di una conferma di Giuseppe Recchi. Un cambio di programma che, spiegano fonti vicine al dossier, ha una logica e non pregiudica comunque la salita del manager francese sul gradino più alto. Ma non adesso. Vivendi, primo azionista di Tim con il 23,8%, avrebbe ragionato su diverse ipotesi e alla fine l’orientamento potrebbe essere quello di riconfermare l’attuale presidente, in attesa del pronunciamento dell’Antitrust Ue, a cui il gruppo francese ha chiesto di accertare il controllo di Tim, previsto per giugno.
La nomina ci sarà domani, alla prima riunione del nuovo consiglio. Ieri intanto si è riunito per l’ultima volta il board in carica, chiamato ad approvare i conti trimestrali. Il fatturato ha toccato il livello più alto dal 2012, a quota 4,8 miliardi, con una crescita dell’8,4%, il margine operativo è salito a 2 miliardi, con un aumento del 16,2%, e il debito è sceso di 1,9 miliardi rispetto al primo trimestre del 2016 attestandosi a 25,2 miliardi. Unica nota negativa è l’utile, pari a 200 milioni di euro, più che dimezzato rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso a causa delle poste straordinarie. «Con questa trimestrale chiudiamo un triennio di lavoro del consiglio di amministrazione, durante il quale siamo sicuri di aver avviato una importante trasformazione dell’azienda e i risultati ci stanno dando ragione», ha detto Recchi. Il presidente di Tim verrà nominato venerdì alla prima riunione del nuovo consiglio
A spingere i conti del trimestre sono stati in particolare il Brasile, tornato a crescere con i ricavi saliti del 2,5%, l’aumento di 230 mila clienti in fibra, la ripresa del mercato domestico e gli investimenti nelle reti di nuova generazione. «Abbiamo presentato risultati che mostrano netto cambiamento di rotta per il nostro gruppo» ha commentato il ceo di Tim, Flavio Cattaneo, «stiamo trasformando la nostra mentalità in quella tipica del nuovo arrivato agguerrito», ha aggiunto, spiegando che «non siamo mai soddisfatti dei risultati». Flavio Cattaneo, 53 anni, laureato in architettura al Politecnico di Milano, dal 2016 ricopre la carica di ad di Tim
La nomina