Corriere della Sera

Tim, spunta l’ipotesi della proroga per Recchi Oggi l’assemblea. Ricavi trimestral­i a quota 4,8 miliardi. Cattaneo: «Netto cambio di rotta»

- Federico De Rosa

Alla vigilia dell’assemblea di Tim che oggi eleggerà il nuovo consiglio, la nomina di Arnaud de Puyfontain­e alla presidenza sembra meno probabile e si fa spazio l’ipotesi di una conferma di Giuseppe Recchi. Un cambio di programma che, spiegano fonti vicine al dossier, ha una logica e non pregiudica comunque la salita del manager francese sul gradino più alto. Ma non adesso. Vivendi, primo azionista di Tim con il 23,8%, avrebbe ragionato su diverse ipotesi e alla fine l’orientamen­to potrebbe essere quello di riconferma­re l’attuale presidente, in attesa del pronunciam­ento dell’Antitrust Ue, a cui il gruppo francese ha chiesto di accertare il controllo di Tim, previsto per giugno.

La nomina ci sarà domani, alla prima riunione del nuovo consiglio. Ieri intanto si è riunito per l’ultima volta il board in carica, chiamato ad approvare i conti trimestral­i. Il fatturato ha toccato il livello più alto dal 2012, a quota 4,8 miliardi, con una crescita dell’8,4%, il margine operativo è salito a 2 miliardi, con un aumento del 16,2%, e il debito è sceso di 1,9 miliardi rispetto al primo trimestre del 2016 attestando­si a 25,2 miliardi. Unica nota negativa è l’utile, pari a 200 milioni di euro, più che dimezzato rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso a causa delle poste straordina­rie. «Con questa trimestral­e chiudiamo un triennio di lavoro del consiglio di amministra­zione, durante il quale siamo sicuri di aver avviato una importante trasformaz­ione dell’azienda e i risultati ci stanno dando ragione», ha detto Recchi. Il presidente di Tim verrà nominato venerdì alla prima riunione del nuovo consiglio

A spingere i conti del trimestre sono stati in particolar­e il Brasile, tornato a crescere con i ricavi saliti del 2,5%, l’aumento di 230 mila clienti in fibra, la ripresa del mercato domestico e gli investimen­ti nelle reti di nuova generazion­e. «Abbiamo presentato risultati che mostrano netto cambiament­o di rotta per il nostro gruppo» ha commentato il ceo di Tim, Flavio Cattaneo, «stiamo trasforman­do la nostra mentalità in quella tipica del nuovo arrivato agguerrito», ha aggiunto, spiegando che «non siamo mai soddisfatt­i dei risultati». Flavio Cattaneo, 53 anni, laureato in architettu­ra al Politecnic­o di Milano, dal 2016 ricopre la carica di ad di Tim

La nomina

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