Corriere della Sera

Allegri ha costruito un gioco e una squadra moderna

- Di Mario Sconcerti

Èstata una partita di sostanza, ha quasi dominato la Juve che però ha raramente tirato in porta. C’è stata una superiorit­à tattica, mentale, non di campo. Ma nessuno nemmeno la chiedeva, bastava e avanzava quella che la Juve comunque dimostrava contro questo Monaco di talento ma come abbandonat­o a se stesso. È stato un trionfo, non una grande partita. Ha vinto come sempre la difesa insieme alla personalit­à della squadra. Il Monaco è stato soffocato dal gioco della Juve, è sembrato la grande promessa di un Dio minore, capace di molte cose ma costretto al niente. Il Monaco ha costruito tre-quattro mezzi gol con semplicità, per pura esuberanza fisica e tecnica, ma tatticamen­te non è stato

mai in partita, la Juve lo ha costretto dove le faceva più comodo. Va da sé che Allegri è bravo nel contro-gioco, non accontente­rà mai del tutto un esteta come Sacchi. Va da sé che si gioca all’italiana, che la soddisfazi­one è vincere non soddisfare, ma nessuno si sogna di farlo giocando male. È che ognuno lo fa alla propria maniera. Allegri lega sempre l’avversario, questo è un grande merito. Lo stringe nel gioco che sceglie lui. Quello che sfugge al pregiudizi­o che è proprio questa gestione degli avversari la vera idea di squadra. In sostanza Allegri e Sacchi dicono la stessa cosa ma in lingue diverse. E Sacchi è troppo legato al suo ruolo di maestro per capirlo. Ma Allegri ha costruito una grande squadra moderna, avara e impulsiva, due tiri e due gol, pochissimi i tiri subiti in tutta la Champions. Se il calcio è il gol, deve contare per forza anche evitare di prenderne. Qual è la differenza? Allegri, Agnelli, Marotta, tutta la società, perché si vede il contributo di tutti, hanno costruito la squadra perfetta di un’età in cui non c’è più un calcio dovuto, ognuno ha diritto di inventare il suo. Non c’è una bellezza migliore, assoluta. C’è un grande senso dell’adattament­o. E la Juve è flessibile, un po’ gretta ma armoniosa. Non ha sorprese, resta un muro. Se adesso è rimasta solo la finale e una domanda: Ronaldo può fare tre gol a Barzagli o Chiellini? La mia risposta è no.

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