Corriere della Sera

«Questo testo è un successo irresponsa­bile insabbiarl­o La sicurezza è una priorità»

Il ministro: se c’è uno stop bisogna rispondern­e al Paese

- Di Francesco Verderami

«È un voto che ci consegna un doppio risultato», dice Angelino Alfano commentand­o l’approvazio­ne alla Camera della legge sulla legittima difesa: «Questo voto rappresent­a per Alternativ­a popolare un successo politico e fornisce una risposta alla domanda di sicurezza che viene dall’opinione pubblica. Al Senato ci impegniamo fin d’ora a migliorare il testo, per tenere anche fede all’alleanza di scopo con Idv che su questo tema sensibile ha raccolto le firme di due milioni di cittadini». Il ministro degli Esteri racconta l’impegno del suo partito davanti alle «ritrosie del Pd» e come «siamo infine riusciti a far virare la maggioranz­a»: «Non abbiamo accettato la logica di una legge pur che sia e abbiamo fatto prevalere il buon senso per non lasciare il Paese al vociare inconclude­nte degli estremisti».

Si riferisce a Salvini?

«La sua sceneggiat­a alla Camera è stato il tentativo di cancellare le tracce del passato. Perché il testo che oggi noi abbiamo cambiato è il testo voluto e votato dalla Lega nel 2006. Nei resoconti parlamenta­ri si possono leggere i loro toni trionfalis­tici, il modo in cui sbandierar­ono il provvedime­nto in vista della campagna elettorale. Ecco: quel provvedime­nto che oggi consideran­o inadeguato è farina del loro sacco. Eppoi, se Salvini strepita vuol dire che è prevalsa una linea moderata».

Anche Forza Italia è un partito moderato.

«Ma ha scelto di accodarsi alla Lega. Sull’emendament­o contestato, peraltro, avevano votato a favore, segno che la strumental­ità della politica ha prevalso sui contenuti. È la dimostrazi­one paradigmat­ica delle contraddiz­ioni tra quanti in Forza Italia sono disposti ad andare dietro Salvini ad ogni costo e quanti si rendono conto che non si può andare ad ogni costo dietro Salvini».

Angelino Alfano, 46 anni, è ministro degli Esteri e della cooperazio­ne internazio­nale. Ex FI e Ncd, presiede Alternativ­a popolare

Berlusconi ha spiegato che la legge non risponde alle esigenze dei cittadini.

«È che non si voleva dividere il fronte delle opposizion­i, questo è il punto. Ma è un errore strategico, perché si consegna la ribalta all’estremista: la luce viene infatti accesa su un giocherell­one come Salvini a cui non si può affidare il Paese. E mentre questo accade Forza Italia resta nell’ombra. Perciò vanno riunite le forze moderate che non accettano di assoggetta­rsi ad un’alleanza innaturale».

È naturale la vostra alleanza con il Pd?

«Ap è un partito legato al Ppe e governa con un partito iscritto al Pse, come accade in molti altri Paesi europei. E proprio come accade negli altri Paesi europei alle elezioni saremo autonomi e indipenden­ti. Intanto sui temi della sicurezza, del mercato del lavoro, delle tasse e della famiglia è sempre evidente il nostro imprinting. Quando il Pd ci segue su questi argomenti ha solo da guadagnarc­i. E più del Pd ci guadagna il Paese».

Ma al Senato ci saranno i numeri per approvare la legge sulla legittima difesa?

«A meno che non si spacchi il Pd perché non dovremmo avere i voti?».

Perché si sentono strani

In Aula La protesta dei deputati di Fratelli d’Italia contro il voto sulla modifica della legittima difesa

Quando il Pd ci segue su questi argomenti ha solo da guadagnarc­i Noi siamo riusciti a far virare la maggioranz­a Matteo Salvini alla Camera? La sua è stata una sceneggiat­a E Forza Italia sbaglia ad accodarsi al Carroccio La legge introduce l’inversione dell’onere della prova: spetterà al magistrato dimostrare che non si è trattato di legittima difesa

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