Meno vincoli per i gestori Quali difese per gli utenti
1 Cosa prevede la norma sul telemarketing?
«Si tratta di un emendamento al Ddl concorrenza, relativo alle comunicazioni commerciali, che, secondo il ministero dello Sviluppo Economico, dovrebbe garantire un ulteriore strumento di tutela per i consumatori. Nei fatti la modifica sembra non tenere conto dell’unico baluardo a difesa degli utenti, ignorando cioè l’esistenza del registro delle opposizioni. Ossia lo strumento che finora consentiva agli abbonati di non essere contattatati sistematicamente per offerte e promozioni. Con questa norma, invece, tutti i gestori adesso possono telefonare a tutti e proporre ciò che vogliono».
2 Una volta introdotta gli utenti come potranno sottrarsi alle chiamate di telemarketing?
«Secondo questa normativa gli operatori possono contattare qualsiasi abbonato, fermo restando l’obbligo di comunicare alcuni dati. In pratica, all’inizio della telefonata devono essere forniti chiaramente sia l’identità del soggetto per conto del quale avviene il contatto sia lo scopo della telefonata. L’unica via d’uscita da parte degli utenti per sottrarsi è quella di negare il consenso a proseguire la conversazione».
3 Sul versante privacy non si configura una forzatura nei confronti dei cittadini?
«L’eliminazione del requisito del consenso preventivo per le telefonate promozionali e il telemarketing ha suscitato più di una critica anche da parte del Garante della Privacy. L’Autorità ritiene, infatti, che la norma introdotta sia in qualche modo incoerente con la scelta di predisporre una serie di maggiori tutele nei confronti dell’utenza, così come indicato, per esempio, in sede di esame del Ddl sul registro delle opposizioni.
(Le risposte sono state realizzate con la collaborazione di Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori)