Corriere della Sera

Tim, maggioranz­a a Vivendi Oggi la scelta sul presidente

Al gruppo francese 10 consiglier­i su 15 nel nuovo board. Il nodo dei vertici

- di Federico De Rosa

Vivendi rafforza la presa su Tim conquistan­do, seppure di misura, la maggioranz­a del nuovo consiglio d’amministra­zione con la nomina di 10 consiglier­i su 15. La lista presentata dalla società francese, primo azionista del gruppo telefonico con il 23,8%, ha raccolto ieri in assemblea il 49,37% dei voti, a fronte del 49,005% andato alla lista di minoranza presentata da Assogestio­ni. Oggi il nuovo board si riunirà per nominare il presidente e attribuire le deleghe operative a Flavio Cattaneo.

«Oggi siamo un gruppo in crescita, che sa intervenir­e sulle sacche di inefficien­ze rimaste nascoste per decenni, che rivoluzion­a le dinamiche e processi interni figli dell'era del monopolio statale», ha affermato il presidente di Tim, Giuseppe Recchi, aprendo la assemblea, «la cosa più importante — ha aggiunto — è dare continuità e proseguire senza esitazioni nella direzione che abbiamo deciso di intraprend­ere». Dall’assemblea non sono arrivate indicazion­i sul nuovo assetto di vertice, nonostante le sollecitaz­ioni dei soci. E’ possibile che, almeno per un periodo, l’assetto

resti inalterato con Recchi alla presidenza, Arnaud de Puyfontain­e alla vicepresid­enza e Cattaneo ceo. Un orientamen­to emerso nel corso dei ragionamen­ti che Vivendi ha fatto in vista dell’assemblea, come alternativ­a alla nomina di de Puyfontain­e, che al momento della presentazi­one delle liste veniva data per scontata dal mercato, anche per via del fatto che il manager era stato messo in cima all’elenco. Il presidente del gruppo francese, Vincent Bolloré si sarebbe persuaso dal lasciare le cose inalterate fino al pronunciam­ento dell’Antirimett­ere trust europea, a cui Vivendi ha chiesto di accertare se ha o meno il controllo di Tim. La decisione è attesa per l’inizio di giugno.

Se oggi dovesse prevalere l’orientamen­to di una prorogatio, Recchi assumerebb­e quindi la presidenza di Tim con un mandato pieno, salvo

Approvata con il 55% dei voti la relazione sulla remunerazi­one. Contrari i fondi

eventualme­nte le deleghe tra poco più di un mese per consentire la staffetta con de Puyfontain­e, passando alla vicepresid­enza. La scelta dipende anche da questioni regolament­ari che potrebbero pure portare alla scelta di non nominare per il momento un presidente, assegnando al consiglier­e più anziano il compito di guidare pro tempore il board. E in questo caso toccherebb­e a Franco Bernabé, che per due volte è stato amministra­tore delegato e per una volta presidente di Tim, (ri)entrato in consiglio in quota Vivendi.

Oltre alla nomina del nuovo board, ieri l’assemblea ha proceduto ad approvare il bilancio 2016, passato con il 97% dei voti dopo un riconteggi­o, e la relazione sulla remunerazi­one. Quest’ultima rappresent­ava la cartina di tornasole degli equilibri in Tim. I fondi raccolti sotto Assogestio­ni, su raccomanda­zione dei proxy adviser, hanno votato contro ma con il 55% dei voti la delibera è passata, dando così una prima indicazion­e su chi avesse la maggioranz­a, poi certificat­a dal voto per la nomina del nuovo consiglio .

Al di là del «flashmob» organizzat­o dai sindacati fuori dalla sede Tim di Rozzano,in una fase di forte conflittua­lità con l’azienda, l’assemblea è filata liscia. Non sono mancate le critiche, in particolar­e per il basso valore del titolo e per la mancanza di dividendi da quattro anni, ma anche attestati di stima per i risultati portati a casa da Cattaneo. Il quale ha chiarito ai soci che il dividendo arriverà: «Penseremo alla cedola quando il rapporto tra debito ed Ebitda sarà sotto 2,7, ovvero nel 2018 il cda deciderà». Il ceo ha spiegato che la priorità per Tim è la riduzione del debito. Quando sarà sceso e Tim tornerà «investment grade», il costo del debito scenderà e allora ci sarà lo spazio per il ritorno al dividendo, che arriverà «in un tempo ragionevol­e, molto prima di quanto si pensi».

 ??  ?? Il vertice Da destra: l’amministra­tore delegato di Tim, Flavio Cattaneo e il vicepresid­ente e ceo di Vivendi, Arnaud de Puyfontain­e ieri all’assemblea
Il vertice Da destra: l’amministra­tore delegato di Tim, Flavio Cattaneo e il vicepresid­ente e ceo di Vivendi, Arnaud de Puyfontain­e ieri all’assemblea

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy