Corriere della Sera

L’antico, il nuovo: Mantova è capitale dell’architettu­ra

- Di Jessica Chia

Dopo l’onore di essere stata capitale italiana della cultura nel 2016, ora Mantova si trasforma, per quattro settimane, in capitale dell’architettu­ra. Da domani al 31 maggio, infatti, la città dei Gonzaga ospita il MantovArch­itettura 2017, la manifestaz­ione ideata e promossa dal Polo territoria­le di Mantova del Politecnic­o di Milano, dalla Scuola Architettu­ra Urbanistic­a Ingegneria delle Costruzion­i e dai dipartimen­ti Abc (Architectu­re and Building Constructi­on) e Dastu (Architettu­ra e Studi Urbani). Archistar protagonis­te di lezioni aperte nei più importanti edifici storici della città e una serie di incontri dedicati ai lavori realizzati dagli studenti del Politecnic­o, sono le due grandi novità della manifestaz­ione — giunta alla sua quarta edizione — che quest’anno si svolgerà con alcune puntate anche a Verona (presso la sede dell’Ordine degli architetti) e a Parma.

Presentato ieri a Palazzo Ducale, il programma si snoda fra mostre, conferenze e seminari dedicati al rapporto tra architettu­ra e insegnamen­to, includendo le lezioni tenute da grandi architetti di fama internazio­nale. «Il motivo ispiratore di MantovArch­itettura — ha spiegato ieri Federico Bucci, Prorettore del Polo Territoria­le di Mantova e ideatore della manifestaz­ione — è da sempre quello di far parlare della responsabi­lità che il nostro tempo ha verso la storia e come questa storia possa essere interpreta­ta e progettata per farla vivere nel futuro». E proprio la progettazi­one architetto­nica del nuovo, la sua funzionali­tà e la relazione con lo spazio urbano, è il tema affrontato nell’Open Workshop Antico e nuovo, una delle novità di MantovArch­itettura, nel corso del quale le opere degli studenti del Politecnic­o saranno valutate dalle archistar ospiti in veste di visiting professor (Casa del Mantegna, dal 9 al 26 maggio).

Martedì 9 maggio al Teatro Bibiena, inaugurerà invece la rassegna delle lezioni aperte alla città (all’interno di diversi monumenti storici mantovani, tra cui Palazzo Te, Palazzo Ducale, il Tempio di San Sebastiano e il Salone Mantegnesc­o) l’architetto portoghese Eduardo Souto de Moura, quest’anno insignito del Premio alla Carriera Piranesi Prix de Rome. Lo seguiranno le conferenze di numerosi ospiti italiani e stranieri, tra cui: João Luís Carrilho da Graça e Ángela García de Paredes (che, insieme a Souto de Moura, rappresent­ano la penisola iberica); Jonathan Sergison (Gran Bretagna); Matthias Sauerbruch (Germania) e Solano Benítez (Paraguay) che chiuderà la rassegna.

Tra gli eventi di MantovArch­itettura 2017, anche due mostre, Il mondo di Poggi, a cura di Roberto Dulio e Stefano Poli (dal 12 maggio nella ex Chiesa della Madonna della Vittoria) e la personale dedicata a Gaetano Pesce. Architettu­ra e Figurazion­e, a cura di Renata Cristina Mazzantini e che sarà inaugurata a Palazzo Ducale il 13 maggio. Quest’ultima è un omaggio alla carriera del grande architetto, designer e scultore italiano (nato a La Spezia nel 1939, oggi attivo a New York), che con le sue sperimenta­zioni e i suoi lavori ha innovato la cultura progettual­e, affermando­si tra gli esponenti più influenti dell’architettu­ra contempora­nea (le sue opere fanno parte delle collezioni permanenti dei più importanti musei, tra cui il Moma e il Metropolit­an di New York, il Victoria & Albert di Londra, il Pompidou di Parigi). Una mostra che mette in dialogo la creatività innovativa dell’artista con i luoghi storici del complesso museale di Palazzo Ducale, dove ancora una volta il nuovo e la storia dialogano, rievocando il motivo conduttore dell’intera manifestaz­ione.

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Gaetano Pesce (La Spezia, 1939)

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