Il gioco è l’uomo e ha otto volti
Utet pubblica gli atti del passato festival di Pistoia. La nuova edizione si svolgerà dal 26 al 28 maggio
Aimporre il tema del gioco sulla scena filosofica moderna furono gli estetologi dell’Illuminismo. Immanuel Kant vide nel «libero gioco delle nostre facoltà» (immaginazione e intelletto) il movimento del formarsi della conoscenza, superando così il rigorismo di Cartesio. I romantici si spinsero oltre e nel gioco osservarono l’attività che origina la fantasia, dunque la creatività. Bello e buono si univano così nell’arte come prodotti di una facoltà che il gioco esercitava sin dalle origini dell’individuo. Quindi Johan Huizinga in Homo ludens, mostrò come questa attività fosse il motore della civiltà umana, che «si sviluppa nel gioco».
A questo tema sono dedicati gli atti della precedente edizione dei «Dialoghi sull’uomo», il Festival di Antropologia che si svolge ogni anno a Pistoia (AA.VV., L’umanità in gioco, Utet). In questo volume otto studiosi di diversa provenienza mostrano come il gioco sia un momento di crescita, capace di strutturare relazioni, creare luoghi di incontro e sperimentazione educativa, definire legami sociali e determinare il perimetro delle appartenenze.
Gli antropologi Christian Bromberger, Marco Aime e Adriano Favole studiano i giochi di comunità africane e dell’Oceania mostrando, sulla scia di Lévi-Strauss, come la possibilità di riconoscersi in una comunità, avvenga a partire dal gioco. Il gioco infatti, connesso ai rituali, può costruire legami facilitando l’accoglienza e l’integrazione, come rivelano il pedagogista Davide Zoletto e la psicoterapeuta Anna Oliverio Ferraris. I cosiddetti giochi linguistici, qui studiati dal glottologo Alberto Nocentini, stanno invece alla base di tanta filosofia contemporanea fondata sulla connessione speculare tra logica e linguaggio. Il gioco favorisce l’evoluzione del pensiero, e il filosofo Pier Aldo Rovatti suggerisce qui alcune «istruzioni per l’uso». Infine, giochi sono anche quelli allusivi della letteratura, come quelli che Alessandro Piperno riscopre in Vladimir Nabokov.
La prossima edizione dei «Dialoghi sull’uomo» (ideati da Giulia Cogoli) si terrà a Pistoia i giorni 26, 27 e 28 maggio. Questa ottava edizione sarà dedicata a La cultura ci rende umani. Movimenti, diversità e scambi. Tra i relatori anche Claudio Magris, Salvatore Settis, Silvia Ronchey e Donald Sassoon.