Il sindaco di Londra: i leader populisti non sono invincibili
LONDRA «Sono felice di essere qui con voi, nella Repubblica Popolare di Hampstead e Kilburn!». Un boato sale dalla folla: Sadiq Khan è veramente nel suo elemento, nel quartiere più liberal della già liberal Londra, di cui il figlio dell’autista pachistano è l’orgoglioso sindaco.
In questa zona al referendum dell’anno scorso oltre il 70 per cento ha votato per rimanere in Europa. Ma perfino qui, alle elezioni dell’8 giugno, i conservatori di Theresa May tenteranno di replicare l’exploit del voto locale di tre giorni fa, quando hanno annichilito gli avversari. Ecco allora che Sadiq Khan accorre per lanciare il suo carisma a sostegno della deputata locale, Tulip Siddiq, trentenne di origini bengalesi e fede musulmana il cui seggio è minacciato da una manovra a tenaglia fra liberaldemocratici e conservatori.
Le centinaia di sostenitori accorsi al raduno sono lo specchio della capitale britannica: le conversazioni in
inglese si intrecciano ai richiami in bengalese per far spostare la gente, le ragazze con l’hijab a coprire il capo si mescolano ad anziane ex hippy reduci del flower power. Sadiq Khan ha una parola e una stretta di mano per tutti e non si sottrae alla ressa per i
selfie. Alla fine si ferma a chiacchierare con i pochi giornalisti presenti: e lancia il suo endorsement per Emmanuel Macron nella corsa all’Eliseo. Come vede il voto di domani in Francia?
«Ho avuto il piacere di incontrare Macron qualche settimana fa: sono rimasto veramente impressionato da lui, dal fatto che sta cercando di portare avanti un’alternativa al populismo. Per quanto mi riguarda la scelta non potrebbe essere più chiara: lui difende il pluralismo, la diversità, i benefici del lavorare assieme. Stiamo assistendo all’ascesa dei partiti populisti attraverso l’Europa e attraverso il mondo: ma i progressisti come Macron sono in grado di battere i populisti alla Le Pen».
Per voi laburisti invece si prospetta una corsa tutta in salita al voto di giugno. Su quale terreno pensate di poter impostare la vostra battaglia?
«Theresa May ha convocato le elezioni anticipate per ottenere una maggioranza schiacciante con l’obiettivo di imporre al Paese una versione estrema della “hard Brexit”. Dobbiamo batterci con tutte le nostre forze per impedirle di riuscire. Una Brexit dura sarebbe disastrosa».
Le preoccupazioni maggiori in questo scenario vengono dai tantissimi cittadini europei che risiedono in Gran Bretagna: la loro sorte sembra in bilico.
«E’ una vera sciagura che il governo di Theresa May non abbia voluto offrire garanzie blindate ai cittadini Ue. Le centinaia di migliaia di europei che vivono fra noi sono la forza della nostra straordinaria città: siamo al loro fianco, sono nostri concittadini. Ed è essenziale avere buoni rapporti con l’Europa».
Parlando di Londra, l’ex ministro del Tesoro conservatore, George Osborne, è diventato direttore dell’Evening Standard, il quotidiano cittadino. Sarà una spina nel fianco?
«Una delle gioie del vivere in una democrazia è avere una stampa libera. Ma è importante che ci rendiamo conto che ormai la gente è disillusa rispetto a ciò che percepisce come l’élite, l’establishment».
Sadiq Khan resta un ottimista, con l’energia e l’affabilità che lo contraddistinguono. Per il partito laburista, dopo giugno, si aprirà una pagina nuova: sulla quale il sindaco di Londra potrebbe scrivere da protagonista.
I rapporti con l’Europa May vuole imporre una versione estrema della «hard Brexit». Dobbiamo impedirlo