Durata della cura
In arrivo molecole capaci di accorciare il periodo di assunzione a otto settimane
non è indicato perché viene eliminato attraverso il rene.
«Ci sono, però, altre opportunità terapeutiche già disponibili come l’associazione cosiddetta 3D — commenta Marcello Persico, professore di Medicina Interna all’Università di Salerno — che, negli studi in “real life”, ha dimostrato di essere efficace e sicura. Ora si attendono le nuove combinazioni, come quella a base di glecaprevir e pibrentasvir (GP) che funziona anche nei dializzati con una sola compressa al giorno e in sole otto settimane di terapie».
Le nuove associazioni, come GP, rispondono a due parole d’ordine: massima efficacia e minimi tempi di trattamento.
Due caratteristiche che le renderanno preziose anche nei pazienti meno “difficili”, che saranno i prossimi candidati alle terapie. Mentre finora i pazienti più gravi hanno bussato alla porta per essere curati, quelli meno gravi rischiano di aderire meno alle terapie. Ecco perché occorrono cure efficacissime (su tutti e sei i tipi di virus), tollerabilissime, facilmente somministrabili (per bocca) e di breve durata (otto settimane di terapia).