Ernesto Leva
direttore Unità operativa chirurgia pediatrica Irccs Policlinico Milano l mal di pancia è un disturbo di cui si lamentano spesso i bambini: i più piccoli, non ancora capaci di esprimersi, cercano di farcelo capire con pianti e lamenti, i più grandicelli invece sono in grado di fornire informazioni più precise, che possono aiutare a risalire alla possibile causa. Sebbene nella maggior parte dei casi si tratti di un fenomeno passeggero, legato a disturbi non gravi, talvolta può capitare che sia invece la spia di problematiche addominali serie.
Quali sono i segnali che devono mettere in allerta se a un piccolo fa male la pancia?
«Quando il mal di pancia insorge all’improvviso, è avvertito soprattutto nei quadranti di destra in basso nell’addome, tende ad aumentare con il passare delle ore, si accompagna a vomito sempre più intenso e febbre, occorre andare subito al Pronto soccorso. Potrebbe trattarsi di un’appendicite, causata nella maggior parte dei casi da un’ostruzione interna dell’appendice da parte di materiale ingerito o da tessuto linfatico “esuberante” in risposta a un’infezione, per esempio una gastroenterite. L’appendicite è rara nei bambini sotto i tre anni, ma nei pochi casi in cui si verifica ha in genere un’evoluzione molto rapida verso la peritonite. Quest’ultima è una complicanza grave che avviene quando l’appendice infiammata si rompe e il materiale in essa contenuto si riversa nell’addome provocando, appunto, l’infiammazione del peritoneo, la membrana che riveste la superficie interna della cavità addominale. L’appendicite si presenta con più facilità nei bambini tra i 3 e gli 8 anni (in questi casi la progressione verso la peritonite è in genere più lenta) e dopo gli 8 anni, spesso in seguito a un’infezione da ossiuri, piccoli vermi che si annidano nell’appendice. Quando si sospetta un’appendicite sarebbe utile che al Pronto soccorso fosse un chirurgo pediatrico a visitare il bambino e a seguirlo nell’iter diagnostico e terapeutico, cosa che purtroppo spesso non accade, aumentando i rischi di complicanze per il piccolo paziente» spiega Ernesto Leva, direttore dell’Unità operativa di chirurgia pediatrica Irccs Policlinico di Milano.
Quali sono le cause più comuni di mal di pancia nei bambini?
«Nella maggior parte dei casi il dolore addominale è legato a cause mediche (cioè non chirurgiche ndr). La più comune è probabilmente la gastroenterite infettiva. In questi casi il bambino avverte un dolore simile a “crampi”, malessere generale, febbre, vomito e diarrea. Altre possibili cause comprendono la stitichezza, le coliti post-infettive e la linfadenite mesenterica. Quest’ultima è un’infiammazione dei linfonodi presenti nella membrana che collega il colon alla parete addominale. Può dare segni e sintomi simili a quelli dell’appendicite, ma a differenza di questa è di rado grave e passa da sola. Nei bambini è abbastanza raro che il mal di pancia sia attribuibile al reflusso gastroesofageo. Piuttosto, tra i tre e gli otto anni, fastidi gastrici potrebbero essere conseguenza dell’infezione con l’Helicobacter pylori. Nel primo anno di vita una rara causa di dolore alla pancia è infine l’invaginazione intestinale, cioè la penetrazione di una porzione di intestino in quella adiacente, con la formazione di un groviglio di anse intestinali che può portare all’occlusione intestinale. È caratterizzata dall’alternarsi di crisi di dolore con pianto disperato a momenti di torpore, in cui il bimbo risulta poco reattivo e si addormenta perché spossato dal dolore. Se si affronta subito si può rimediare senza ricorrere alla chirurgia». sotto i tre anni tutte le fasce di età tra i 3 e i 6 anni tra i 2 ei 12 anni sotto l’anno
malessere generale e
Con il passare delle ore o dei giorni sopraggiungono
e tipo crampi o a palline («caprine»)
Pesantezza e In alcuni casi, soprattutto dopo i 6 anni, il mal di pancia può avere che non riesce a gestire Prima di giungere a queste conclusioni bisogna però escludere eventuali cause organiche Nella maggior parte dei casi per capire l'origine di un mal di pancia acuto o ricorrente è sufficiente una con un'accurata raccolta di informazioni sul paziente, comprese le abitudini alimentari, possibili fattori di stress e infezioni recenti
In alcuni casi può essere utile eseguire alcuni e l'ecografia
sono riservate a casi selezionati Fastidio, e gonfiore dopo essersi scaricati Talvolta
nella parte inferiore destra dell’addome
con tracce di sangue nelle feci
per cui il bambino tende a somatizzare le emozioni