L’ ESERCIZIO FISICO SERVE PER PREVENIRE L’OSTEOPOROSI MA SE C’È GIÀ È ANCORA UTILE?
Ho 48 anni e mi sto avvicinando alla menopausa. Inizio ad avere qualche vampata di calore, ma la cosa che temo di più è l’osteoporosi visto che mia madre ne soffre e ha avuto un crollo vertebrale a 70 anni. La ginnastica può essere d’aiuto nella prevenzione di questa condizione e può contribuire a evitare peggioramenti a mia madre?
L’esercizio fisico è uno dei capisaldi della prevenzione dell’osteoporosi, condizione caratterizzata da perdita di massa ossea, con conseguente indebolimento dello scheletro e aumento del rischio di fratture.
Dopo una certa età, una lenta perdita di massa ossea fa parte delle numerose modificazioni che il nostro organismo subisce con l’invecchiamento. Se questa perdita è eccessiva si manifesta però un quadro di osteopenia e se la massa ossea scende al di sotto di determinati livelli si può arrivare all’osteoporosi, che colpisce principalmente le donne, soprattutto dopo la menopausa, quando viene a mancare l’effetto protettivo degli estrogeni. Le linee guida della Società italiana dell’osteoporosi, del metabolismo minerale e delle malattie dello scheletro invitano a praticare attività fisica sin dall’infanzia. Così facendo si hanno effetti preventivi a lungo termine, perché l’esercizio aumenta la densità minerale ossea, consentendo il raggiungimento del picco di massa ossea. Al fine di incrementare la massa ossea nell’adulto, l’attività fisica gioca però un ruolo altrettanto essenziale attraverso la pratica di sport in genere, di jogging, ginnastica aerobica basata su sequenze ripetitive, discipline orientali (come il tai chi chuan). Per contro un’attività fisica esasperata agonistica in giovani donne può comportare alterazioni ormonali e nutrizionali che possono essere deleterie per l’osso.
Quando l’osteoporosi si è già instaurata, l’attività fisica continua a giocare un ruolo importante. Le linee guida internazionali sulla riabilitazione dell’osteoporosi suggeriscono un programma personalizzato, una corretta igiene di vita, una dieta adeguata, integrata da calcio e vitamina D. Il trattamento medico e riabilitativo deve sempre essere indirizzato