Corriere della Sera

La morte della neonata abbandonat­a in giardino

Trieste, la madre è una 16enne che ha partorito in casa: ero disperata

- Andrea Pasqualett­o

Incuriosit­o dallo strano fagottino, il cane ha iniziato ad abbaiare. La padrona si è avvicinata, ha cercato di capire cosa stesse fiutando e ha fatto la drammatica scoperta. Avvolta in una borsa della spesa, nel giardino a ridosso del muro del palazzo, c’era una neonata. Piccolissi­ma ma ancora in vita. La donna ha subito chiamato un’ambulanza e la piccola è stata portata all’ospedale infantile di Trieste, dove è morta in serata, dopo circa sei ore. È la storia della brevissima vita di una bambina venuta al mondo e subito abbandonat­a.

Succede tutto ieri, in un quartiere popolare del capoluogo giuliano. Il ritrovamen­to è del primo pomeriggio, intorno alle 14. Gli inquirenti si mettono subito a caccia della madre che ha abbandonat­o la creatura. Non ci mettono molto. Si tratta di una sedicenne che abita nel condominio dov’è stata ritrovata la neonata. E che agli uomini della Mobile di Trieste, intervenut­i sul posto, confessa il drammatico gesto. Voleva liberarsi della sua creatura. Dice di non averla gettata né portata a braccia sul piccolo cumulo di calcinacci dove è stata ritrovata. «L’ho calata dal primo piano con una corda», singhiozza in lacrime.

Secondo la prima ricostruzi­one, pare che la giovanissi­ma madre abbia partorito in casa, forse prematuram­ente. Disperata, avrebbe pensato di disfarsi così della neonata.

Sulla vicenda hanno indagato ieri le due procure triestine: quella del tribunale e quella per i minorenni che da oggi è la sola competente. «Vicenda atipica, soprattutt­o per il contesto, che non è di degrado sociale. Si tratta di una famiglia apparentem­ente normale, direi piccolo borghese. Vogliamo venire a capo del movente», ha detto il procurator­e capo Carlo Mastelloni.

La ragazza, che sta facendo un corso per diventare cuoca, vive con la madre, che invece cuoca lo è di profession­e. Mentre il compagno della donna lavora per una compagnia assicurati­va triestina. Tutti italiani. Denunciata a piede libero, la sedicenne è stata ricoverata e visitata da uno psichiatra. «Non mi ero accorta di nulla — ha detto la madre della ragazza — Ho pensato fosse un problema legato al ciclo». Verrà disposta un’autopsia sulla neonata per verificare la compatibil­ità delle dichiarazi­oni con i risultati delle indagini. «Sul corpicino c’erano delle ecchimosi», ha rivelato un investigat­ore. Comunque sia andata, un dramma per tutti e una grande tristezza.

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