La cultura in periferia I giovani scrittori si sfidano al Barrio’s (ricordando Edoardo)
Il premio a Milano, in giuria 300 studenti
propone all’inizio. Nel quartiere serve un punto di incontro, di ritrovo e di riferimento per adolescenti e non solo, l’associazione accetta la sfida e quella birreria diventa molto di più.
Il centro per i ragazzi
Il Barrio’s nasce l’anno dopo, nel 1997, in collaborazione con Comunità Nuova di don Gino e diventa un centro di aggregazione giovanile aperto a esperienze sempre nuove: dal doposcuola all’insegnamento dell’italiano per le mamme straniere e i loro figli piccoli; dal corso di musica con il Sistema Abreu importato in Italia dal maestro Claudio Abbado ai corsi di recitazione per adolescenti.
Il Comune di Milano mette a disposizione lo stabile, si riapre il teatro, si inaugura un locale bar con la musica dal vivo. Una rete di solidarietà sposa lo slancio di Rosella Milesi e l’energia si propaga ai tanti soci che si fanno avanti come finanziatori, a quelli che si impegnano nel board direttivo, ai volontari che mettono a disposizione le proprie diverse competenze.
Ci sembra un modo diretto per diffondere la cultura fra i giovani
Tre i finalisti: dall’alto, Giulia Caminito (foto Silvia Martellott), Valentina Farinaccio (foto Laura Penna) e Athos Zontini
Il metodo è semplice: ascoltare le esigenze che questi ragazzi manifestano. Così, per rispondere al bisogno di lavoro, parte il progetto Quattrovie, uno di quelli che a Rosella Milesi sta maggiormente a cuore anche per i positivi risultati raggiunti. Ci sono l’educativa di strada, i laboratori di
E poi c’è il premio letterario. «Ci è sembrato il modo più diretto per diffondere la lettura fra i giovani e, allo stesso tempo, far conoscere scrittori esordienti», prosegue Rosella. Il mix funziona e poco alla volta l’iniziativa prende piede coinvolgendo sempre più scuole chiamate in giuria (oggi sono 17 istituti, anche uno di Lecco, per un totale di circa 300 studenti): «All’inizio dell’anno scolastico cominciano a chiederci i libri. Leggono, discutono fra di loro e poi decidono chi premierebbero».
Una classe, un voto. Questi, sommati ai voti della giuria di qualità (dove siedono fra gli altri Ermanno Olmi e Rosellina Archinto, Sergio Escobar e Isabella Bossi Fedrigotti) portano alla scelta della terzina di finalisti. Per questa edizione sono Giulia Caminito («La grande A»), Valentina Farinaccio («La strada del ritorno è sempre più corta») e Athos Zontini («Orfanzia»): il 9, 16 e 23 maggio ci saranno gli incontri con gli autori. Il 29 maggio la serata finale con la premiazione. La festa continua.